ASCOLI - Toh, chi si rivede... Anche a Palazzo San Filippo, sede di Provincia e Prefettura, torna a spuntare l'amianto. E stavolta l'incubo si anniderebbe nella...
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Fatto sta che, se nella pavimentazione ci fosse davvero la presenza di amianto, per tutti questi anni - come accade anche per altri edifici pubblici - il rischio è stato lì, presente, annidato sotto le scarpe di tutti coloro che hanno frequentato l'edificio. Ma solo ora ci si muove.
E, a dirla tutta, già due o tre anni fa l'incubo amianto era spuntato anche sui tetti di Palazzo San Filippo, tanto da far scattare una vera e propria corsa alla rimozione di quel materiale nocivo che si annidava da anni persino sulla copertura della sede istituzionale della Provincia e della Prefettura di Ascoli. Una "sorpresa" che aveva costretto l'amministrazione provinciale a partire con un intervento di urgente rimozione del materiale sul tetto dell'edificio abbinato ad una contestuale sistemazione delle facciate del palazzo stesso.
La notizia, del resto, era passata sotto silenzio. L'intervento, in quel caso, comportò tre giornate lavorative con l'interdizione delle due vie laterali a Palazzo San Filippo, ovvero via Giudea e via Minucia, al fine di consentire la sistemazione e l'innalzamento della piattaforma. Paradossalmente, proprio nel palazzo di massima rappresentanza istituzionale in città, ovvero la sede di Prefettura e Provincia, si è, dunque, annidato per anni quell'amianto tanto temuto proprio per la sua pericolosità e nocività per la salute.
E se è vero che spesso sono i proprietari di edifici privati ad essere obbligati per legge, previi controlli specifici, a rimuovere quelle parti strutturali contenenti eternit, amianto o altre sostanze, tanto più per una sede istituzionale, dove lavorano centinaia di persone e dove tutti i giorni c'è un andirivieni di cittadini, diventa prioritario evitare ogni fattore di rischio per la salute pubblica. In tal senso, anche ad Ascoli sono altri i casi in cui si è dovuti intervenire per rimuovere ogni possibile rischio, come ad esempio è accaduto al Palazzo di giustizia. Senza scomodare casi più eclatanti relativi ad insediamenti produttivi quale quello dell'ex Carbon. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico