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ASCOLI - Bisogna dare merito al sindaco Fioravanti di avere affrontato di petto la spinosa questione della convenzione capestro con la Saba sulla gestione dei parcheggi cittadini e di non avere nascosto la polvere sotto il tappeto come hanno fatto alcuni suoi predecessori mentre il debito con la multinazionale lievitava.
L’ipotesi di stabilire la tariffa oraria di un euro nelle prime due ore va sicuramente incontro ai commercianti del centro storico e ai turisti ma non è tutto oro quello che luccica. È ovvio che la multinazionale , sapendo di avere il coltello dalla parte del manico, ha imposto anche le sue condizioni. In cambio della riduzione della tariffa oraria ha preteso in cambio di sbloccare i 700 posti auto a pagamento (zona mista) a Campo Parignano. Una richiesta non astrusa ma già prevista nella convenzione ma che gli altri sindaci avevano congelato per prevenire la rivolta popolare del quartiere.
La Lega sull’Aventino
Un accordo, infatti, che non piace affatto alla Lega.
La forzatura
Ora bisognerà testare se l’atto di forza di Fioravanti troverà una reazione nella Lega. Da questo braccio di ferro scaturiranno anche i futuri equilibri all’Arengo. Intanto sulla vicenda interviene anche il capogruppo del Pd, Francesco Ameli: «Ho letto che l’amministrazione ha intenzione di mettere mano all’annosa questione della sosta in città. Se il sistema lo permette vorrei porre a tutti gli amici ascolani alcuni chiarimenti che ritengo necessari affinché quanto annunciato in pompa magna non diventi un boomerang dove a farne le spese sono poi sempre i cittadini - ricorda Ameli - Perchè o la Saba, società privata, è diventata di colpo benefattrice o qualcosa non torna. Li elenco per facilità di comprensione. Questa manovra comporterà un aumento di stalli blu ad Ascoli? C’è possibilità che altre zone della città diventino a pagamento? Perché i residenti devono pagare per un parcheggio che non deve essere un privilegio? 75 euro per poter parcheggiare (se trovano posto!) due ore in più ha senso? Ricordo che fino a qualche anno fa il permesso costava poco più di 10 euro! Fino ad ora il margine di trattativa veniva a nostro vantaggio perché non era mai stato quantificato il debito del comune nei confronti della Saba. È ancora così?».
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Corriere Adriatico