ASCOLI - Il processo a carico di una trentaseienne residente in un paese montano dell’ascolano, accusato di avere incassato indebitamente il Cas per il terremoto, è...
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A partire dal mese di novembre 2016, e fino al mese di maggio 2018, ha iniziato a percepire, per l’accusa indebitamente, unitamente al proprio fratello, contributi per 9 mila euro. Dai controlli avviati dall’ufficio comunale competente deputato a verificare se i contributi che venivano percepiti da coloro che erano stati costretti a causa del terremoto ad abbandonare le proprie abitazioni è emerso che ci si trovava al cospetto di una presunta azione fraudolenta. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico