ASCOLI - Un tuffo nelle acque del Castellano è costato la vita ad un 17enne di origine nordafricana che era ospite di una comunità per minori che opera nel Piceno....
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ASCOLI - Un tuffo nelle acque del Castellano è costato la vita ad un 17enne di origine nordafricana che era ospite di una comunità per minori che opera nel Piceno. Il giovane si trovava insieme con altri ragazzi della struttura e stavano trascorrendo un po’ di tempo al riparo dal caldo sull’arenile del torrente nella zona di Porta Cartara a pochi passi dalla Cartiera papale.
La ricostruzione
Stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto, il ragazzo si sarebbe buttato proprio a ridosso della cascata dove l’acqua risulta essere particolarmente profonda. Sarebbe andato in difficoltà tanto che uno degli amici che era con lui, si sarebbe buttato per prestargli aiuto. Purtroppo senza successo, poiché il diciassettenne pochi attimi dopo è stato inghiottito dalle acque. Sono scattati i soccorso e sul posto, in pochi minuti, è arrivata una squadra del Nucleo speleo alpino fluviale dei vigili del fuoco di Ascoli che hanno iniziato a scandagliare le acque del torrente. Nel frattempo è stato richiesto anche l’intervento dei sommozzotori di Ancona che una volta arrivati sul luogo della tragedia hanno effettuato alcune immersioni fino a quando non sono riusciti ad individuare il corpo e recuperarlo. Il medico del 118 ne ha constato il decesso. I carabinieri del compagnia di Ascoli hanno raccolto le testimonianze dei presenti e hanno avvertito la Procura di Ascoli.Il pm ha aperto un fascicolo e ha dato l’autorizzazione a rimuovere la salma che è stata portata all’obitorio dell’ospedale Mazzoni a disposizione dell’autorità giudiziaria. Non è da escludere che nelle prossime ore il magistrato possa disporre l’autopsia per stabile con certezza le cause della morte. Purtroppo, non è la prima volta che tragedie di questo genere si consumano sul Castellano. Quasi quattro anni fa, nell’agosto del 2017, un venticinquenne di nazionalità nigeriana, morì sotto gli occhi degli amici dopo essersi tuffato poco distante dalla zona in cui ieri ha perso la vita il diciassettenne. Oltre alla pericolosità del fondo, c’è da considerare anche che l’acqua del torrente è molto fredda e che lo sbalzo di temperatura rispetto all’esterno in giornate calde come quella di ieri può essere un altro rischio.
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Corriere Adriatico