Ascoli, Sista Malaspina muore accoltellato da un fanatico dell'Isis

Sisto Malaspina nel suo locale in Australia
ASCOLI - Era partito da Poggio di Bretta, a 18 anni, in cerca di fortuna in Australia. E grazie alla sua intraprendenza, la sua forza di volontà, lavoro e...

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ASCOLI - Era partito da Poggio di Bretta, a 18 anni, in cerca di fortuna in Australia. E grazie alla sua intraprendenza, la sua forza di volontà, lavoro e professionalità da oltre 40, anni era il titolare del Pellegrini’s Bar di Melbourne, uno dei locali più in vista della capitale austrraliana. Sisto Malaspina non poteva pensare a che a scrivere la parola fine sulla sua vita fatta di sacrifici ma anche di soddisfazioni sarebbe stato un trentenne di origine somala autore dell’attentato di venerdì scorso rivendicato poi dall’Isis. Ad essere ferito mortalmente da una coltellata è stato proprio quell'emigrante partito con la famiglia dalla frazione di Ascoli. Sisto Malaspina aveva 74 anni e solo da una settimana era diventato nonno della sua prima nipote. Una gioia durata troppo poco per mano di Hassan Khalif Shire Ali, morto anche lui a colpi di arma da fuoco. Ad Ascoli vivono ancora i suoi parenti: Bruno, titolare della nota pasticceria Malaspina di piazza Immacolata, è un lontano cugino che però ricorda ancora oggi quando da bambini a Poggio di Bretta giocavano insieme. Il fratello di Sisto, anch’egli emigrato in Australia, pochi anni fa tornò nella città delle Cento Torri e volle passare a salutare tutti i parenti che non vedeva da tempo, passando anche in pastacceria per salutare le nipoti che oggi portano avanti la tradizione di famiglia. Nel 1974 Sisto Malaspina aveva acquistato il Pellegrini’s Bar, il locale sulla Bourke Street di Melbourne divenuto un punto di riferimento importante per il jet set d’oltreoceano. 
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Corriere Adriatico