L’America guarda al Piceno: così il turismo può esplodere. Ben 27 tour operator da New York e Boston

L’America guarda al Piceno: così il turismo può esplodere. Ben 27 tour operator da New York e Boston
ASCOLI Il Piceno si avvia verso l’apertura della nuova stagione turistica, strizzando l’occhio agli Usa e candidandosi come potenziale destinazione futura per i...

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ASCOLI Il Piceno si avvia verso l’apertura della nuova stagione turistica, strizzando l’occhio agli Usa e candidandosi come potenziale destinazione futura per i turisti americani. Un ulteriore filone che si va a sviluppare, con la presenza proprio fino a ieri sul territorio ascolano di ben 27 agenti nordamericani del settore, provenienti da New York e Boston, per scoprire le bellezze di Ascoli e dintorni, inclusi entroterra e costa, e poi studiare specifici pacchetti per i potenziali visitatori provenienti da oltreoceano. Una prospettiva importante che prende il via dal progetto “Us agent tour” messo a punto dalle associazioni Dimore storiche italiane e Marche segrete coinvolgendo anche l’Arengo che ha aderito all’iniziativa e che si pone l’obiettivo di aprire un nuovo scenario sul fronte turistico, senza mettere limiti o confini per valorizzare il territorio. Tutto ciò mentre, parallelamente, il sindaco Marco Fioravanti e l’amministrazione comunale procedono con l’attivazione di nuovi punti di attrazione turistica, dalla Fortezza Pia alla valorizzazione delle aree archeologiche con gli interventi al teatro romano e alla necropoli longobarda di Castel Trosino e ad altre tipologie come il parco avventura sul colle San Marco per riuscire ad incrementare la permanenza media dei turisti in città (attualmente di 1,5 giorni).

 

La strategia

In linea con gli indirizzi programmatici dell’amministrazione comunale per ampliare l’attrattività turistica di Ascoli e provincia, strategica può essere considerata la tappa nel Piceno di 27 importanti agenti turistici nordamericani, provenienti in particolare da New York e da Boston, per un educational tour con l’obiettivo di far scoprire le bellezze del territorio e, in particolare, formandoli su pacchetti di prodotti come le dimore e i giardini storici in contesti di pregio tra enogastronomia, arte e cultura. In realtà, tutto il progetto si impernia anche su una sorta di gemellaggio tra le province dell’Italia centrale, nate prima dell’impero romano, ovvero il Piceno e la Tuscia (il Viterbese). L’obiettivo primario è quello di attivare una sinergia interregionale e locale per far soggiornare i viaggiatori per più notti in entrambi i territori. Formando i buyers americani per poter poi arrivare alla costruzione di pacchetti per gli Usa in queste due zone dell’Italia centrale.

Il tour nel Piceno

L’itinerario studiato nel Piceno per questo progetto ha visto coinvolti, dal 16 marzo fino a ieri, i 27 agenti di viaggio statunitensi, si è sviluppato su tutto il territorio, quindi dalla Vallata del Tronto al dolce paesaggio dai Monti Sibillini e fino al mare. Gli operatori americani hanno visitato anche dimore e giardini storici come Castel di Luco ad Acquasanta Terme, Villa Cicchi nella frazione ascolana di Rosara, il borgo storico Seghetti Panichi a Castel di Lama e Villa Sgariglia a Grottammare. Ma, ovviamente, sono state organizzate visite anche ad Ascoli (dove la comitiva si è incontrata anche con il sindaco Marco Fioravanti), a Offida e a Grottammare alta. Un’iniziativa turistica sicuramente strategica e di rilievo che ha visto la collaborazione di strutture e imprese locali di eccellenza. Un ulteriore tassello per riuscire a sviluppare e soprattutto ad accrescere la vocazione turistica del Piceno in tutte le sue sfaccettature, raccontando e presentando il territorio attraverso la storia, il paesaggio, i beni culturali e le tradizioni che forniscono un’immagine ben precisa della sua identità. Un altro seme, dunque, è stato appena piantato per un possibile salto di qualità turistico, a medio-lungo termine, anche su scala internazionale.

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Corriere Adriatico