Scritte, rifiuti e lancio di mattonelle dal tetto: Torrette in mano ai vandali

Scritte, rifiuti e lancio di mattonelle dal tetto: Torrette in mano ai vandali
ANCONA - Torrette continua ad essere aggredita dal degrado per colpa dei vandali, che trovano nel centro commerciale il loro bersaglio preferito. Muri sfondati, scritte...

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ANCONA - Torrette continua ad essere aggredita dal degrado per colpa dei vandali, che trovano nel centro commerciale il loro bersaglio preferito. Muri sfondati, scritte ovunque anche contro la Questura, rifiuti abbandonati dove capita. E il fiore all’occhiello dei teppisti: l’ultimo divertimento del lancio delle mattonelle dai piani alti dello stabile.

 

Nel centro commerciale tra via Conca e Via Esino, fatta eccezione per le attività che si trovano al piano strada, i restanti locali che si trovano ai piani superiori per buona parte sono andati incontro negli ultimi anni ad una grande sofferenza commerciale: molti hanno chiuso i battenti o si sono trasferiti altrove. 


Gli assalti 


Difficile portare avanti un negozio con questi presupposti. L’intera struttura è finita nelle mani di un branco di teppisti, una gioventù annoiata che non ha trovato di meglio che devastare porte ed infissi per poi divertirsi con le bombolette di vernice spray. Il centro commerciale negli ultimi periodi è divenuto una sorta di girone infernale: non c’è una parete dove non siano presenti scritte o sigle. E poi gli angoli della discarica con i rifiuti abbandonati ovunque, compresi dei telai in ferro. Da queste parti in pochi si avventurano lungo le scale esterne che collegano i piani del centro commerciale, e tutti si tengono lontani dagli ascensori. L’ultima moda folle dei vandali ragazzini arriva direttamente dall’ultimo piano dell’edificio, dove si divertono a lanciare nel parcheggio le mattonelle divelte della pavimentazione. Un gioco stupido e pericoloso, con la colonna sonora delle urla che risuonano fino a tarda notte.

 
Il simbolo 


Un centro commerciale che doveva rappresentare una sorta di volano per l’economia del quartiere, ma si è trasformato in un simbolo del degrado e dell’abbandono. Avvicinare questi balordi a volte è una vera e propria impresa, basti pensare a quanto accaduto nello scorso mese di giugno quando un adulto si è ritrovato coinvolto in una mezza rissa solo per aver ripreso un gruppo di scalmanati che teneva un comportamento poco consono ad un posto pubblico. Una zona finita nel dimenticatoio, per la disperazione dei residenti del quartiere. Ma ora il Comune sembra correre ai ripari, in quanto proprio all’interno del megastore - soprattutto nei piani alti - verranno posizionate delle telecamere proprio per dare un volto e un nome a questi facinorosi. Un segnale importante con la speranza che le stesse telecamere non facciano la fine degli infissi delle porte e delle mattonelle, materiale tutto devastato dai vandali della notte.

 

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Corriere Adriatico