Tutti in spiaggia con le macchine sui marciapiedi: una raffica di multe

Tutti in spiaggia con le macchine sui marciapiedi: una raffica di multe
ANCONA  - Una domenica caldissima, un esodo quasi agostano dalla città al mare. Trovare un parcheggio ieri era un’impresa difficilissima, soprattutto per i...

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ANCONA  - Una domenica caldissima, un esodo quasi agostano dalla città al mare. Trovare un parcheggio ieri era un’impresa difficilissima, soprattutto per i ritardatari. 


 

Così, lungo la Flaminia, puntellata di auto c’è chi ha deciso di parcheggiare dove trovava. Anche sui marciapiedi, invadendo completamente il tratto riservato ai pedoni, costretti a sfidare il traffico per raggiungere la spiaggia. Detto, fatto. In un baleno è arrivata la pattuglia dei vigili che ha provveduto a sanzionare gli automobilisti incivili: 60 euro di multa, mica poco per una giornata di mare. Una ventina le macchine trovate in divieto lungo la statale. E a proposito di divieti: dal primo luglio in spiaggia non si può utilizzare la plastica. C’è un’ordinanza firmata dal sindaco, che però non è stata accompagnata da una corretta campagna pubblicitaria. Infatti sul lungomare oltre all’informazione mancano cartelli e contenitori dei rifiuti. E dire che già a maggio, in occasione di un incontro con il sindaco in un circolo di Palombina, il Comune aveva comunicato ai diretti interessati quello che sarebbe avvenuto da lì a due mesi. Ovvero stop alla plastica in spiaggia. 

Così una volta esaurite le scorte gli operatori hanno iniziato a utilizzare bicchieri cannucce e piatti in materiale compostabile o carta. Nonostante un bicchiere in materiale compostabile possa arrivare a costare 0,10 centesimi, il listino prezzi al banco non è stato ritoccato. Il vero problema è che questo materiale non viene poi smaltito come dovrebbe: a Palombina infatti mancano contenitori dei rifiuti, in modo particolare in spiaggia: ma sopratutto non è stata fatta una idonea campagna pubblicitaria. 


Non c’è un cartello che indichi che la plastica in spiaggia è vietata e che tutto quello che è compostabile deve essere smaltito nell’umido. Fatta eccezione per poche persone, bicchieri e cannucce realizzate con questo materiale finiscono dappertutto tranne che nell’umido vanificando gli sforzi degli operatori commerciali. In molti stabilimenti balneari i gestori hanno posizionato una serie di contenitori per i rifiuti direttamente in spiaggia realizzando anche dei cartelli per educare la clientela ad un corretto smaltimento di piatti e bicchieri. Quello che davvero mancano - e qui dovrebbe intervenire il Comune - sono i contenitori magari realizzati in uno stile compatibile con uno stabilimento balneare. Per quest’anno non sono previsti controlli ma dalla prossima stagione ci sarà un giro di vite con la speranza che il comune oltre all’ordinanza provveda a posizionare cartelli informativi ma sopratutto contenitori dei rifiuti adatti da mettere in spiaggia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico