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TRECASTELLI - Proteste sul cantiere del Nevola dove i residenti hanno cercato di fermare l’abbattimento degli alberi, chiamando la Forestale. Giovedì le ruspe dell’impresa, che sta eseguendo i lavori di messa in sicurezza del Nevola a Trecastelli, hanno iniziato ad abbattere gli alberi. In località Ponte Lucerta è esplosa però la protesta ma gli operai hanno proseguito, come da programma.
Accertamenti sono in corso da parte della Guardia forestale. I militari di questo reparto spiegano infatti che dentro il letto del fiume gli alberi possono essere abbattuti ma sull’argine, fatta eccezione per quelli malati e quindi pericolosi, è necessaria un’autorizzazione per poterli rimuovere.
Le verifiche
L’impresa, che lavora per la Regione, ha esibito delle autorizzazioni che sono in fase di verifica.
La rabbia
Riguardo a questi aggiunge: «Ci sono stati perché si è costruito dove non si poteva, hanno voluto costringere un fiume tra le mura e tombato tutto il resto». C’è rabbia tra i cittadini che hanno informato anche il sindaco di Trecastelli, così come avevano fatto per il tratto di Senigallia, lamentandosi con l’Amministrazione comunale. La competenza del fiume è però della Regione che ha predisposto gli interventi, chiedendo tutte le autorizzazioni necessarie prima di abbattere alberi e rimuovere ciò che potrebbe rappresentare un elemento di pericolo. Gli accertamenti della Guardia forestale sono atti dovuti di fronte alle segnalazioni dei cittadini.
«In zona Brugnetto sono stati tagliati decine di alberi, di cui molte querce secolari – lamenta a Senigallia la lista civica Diritti al Futuro -. Chi ha dato il permesso di commettere un simile scempio? Le radici senza più albero marciranno e cadranno nel fiume con le prossime piogge. Gli argini franeranno. L’acqua trascinerà tutto fino al ponte Garibaldi, ancora devastato e inagibile come a settembre, e poi giù giù fino alla foce, per carambolare infine sulla nostra bella spiaggia di velluto».
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