SENIGALLIA – Secondo blitz della polizia nel laboratorio cinese di Borgo Catena a Senigallia. Anche stavolta, nella piccola fabbrica di abbigliamento, i poliziotti del...
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Aperto il congelatore, gli agenti con stupore hanno trovato una donna lì nascosta, la stessa che era risultata clandestina nel controllo del 25 gennaio scorso e che in quell’occasione era stata espulsa.
La donna, infreddolita e impaurita, è stata aiutata a uscire e denunciata per l’inottemperanza all’ordine del Questore di lasciare il territorio dello stato. I vigili del fuoco hanno accertato anche gravi violazioni alla normativa in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro: assenza di porte di uscita con le prescritte aperture di sicurezze, assenza di impianti di illuminazione di emergenza e presenza di materiali e scarti di lavorazione in quantità tali da rendere elevato il rischio d’incendio che, se fosse scoppiato, si sarebbe potuto propagare nel piano superiore, destinato agli alloggi e privo di uscite di sicurezza. Il laboratorio è stato posto sotto sequestro e il titolare cinese della ditta denunciato, così come la clandestina, per la violazione alla normativa sulla presenza degli extracomunitari sul territorio italiano.
Nella notte tra il 24 ed il 25 gennaio scorso il laboratorio tessile sito nel quartiere di Borgo Coltellone era stato oggetto di un blitz effettuato dal personale del Commissariato di Senigallia, della Questura di Ancona , della Direzione territoriale del Lavoro di Ancona, dell'ASUR di Senigallia e della Polizia Municipale di Senigallia. Dodici gli operai, privi di contratto, impiegati al lavoro. Lo stabile presentava inoltre condizioni precarie sia dal punto di vista igienico-sanitario che da quello della sicurezza. Al titolare erano state elevate sanzioni per 50 mila euro. Il video dei controlli di due settimane fa
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Corriere Adriatico