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FALCONARA Il ragazzo sta bene. A Nagasaki, in un ospedale che a detta di tutti sembra un hotel a 4 stelle, hanno operato lo studente del liceo Cambi di Falconara in laparoscopia, dopo la violenta infiammazione che lo aveva colpito all’appendicite il 5 ottobre scorso. In Giappone, dopo un viaggio che sembrava un’odissea, è giunta la mamma che è stata accompagnata dalla dirigente scolastica che è anche sindaca di Falconara, Stefania Signorini.
La buona notizia
«L’ho trovato bene, la situazione è risolta fortunatamente – dice la madre del liceale – e se durante la notte non ha febbre è molto probabile che lo dimettano domani mattina (oggi, ndr).
Lo studente, che compirà 18 anni tra un mese, ha accusato forti dolori addominali nel pomeriggio di giovedì scorso mentre con i compagni stava condividendo un momento particolarmente significativo con i loro coetanei giapponesi: la vestizione del kimono, l’abito tradizionale nipponico. «Eravamo arrivati a Nagasaki martedì ed eravamo stati accolti calorosamente dai colleghi e dai ragazzi del Kaisei High School di Nagasaki, per lo scambio culturale tra le classi del Cambi e quelle dell’istituto giapponese – conferma la prof. Valeria Gallerani -. Giovedì abbiamo trascorso il mattino a scuola per lezioni di calligrafia e di lingua giapponese. Ci hanno fatto provare il kimono nel pomeriggio e in quel momento il liceale ha accusato violenti dolori all’addome».
I soccorsi
«Mi hanno confermato – dice la madre del ragazzo – che è stato subito sottoposto nell’ospedale pubblico, che è a pochi minuti dalla scuola, a tutti gli esami del sangue, ad ecografie ed analisi e dopo 4 ore dal suo ricovero l’operazione all’appendice era terminata. Ora sta benissimo». Nel frattempo le giornate di scambio culturale tra i liceali del Cambi e quelli del Kaisei High School di Nagasaki proseguono con grande profitto ed entusiasmo.
«Domani (oggi, ndr) visiteremo il maestoso castello di Shimabara – dice la prof. Gallerani – e nel pomeriggio assisteremo ad una serie di spettacoli del noto Kunchi Festival che si sta svolgendo a Nagasaki. Martedì (domani) mattina raggiungeremo Tokyo dove rimarremo due giorni e giovedì torneremo in Italia. Siamo tutti molto vicini allo studente che è in fase di dimissione e se tutto procede in questo modo potrà venire con noi a Tokyo, insieme alla mamma e alla dirigente scolastica Stefania Signorini. E’ stata un’esperienza a lieto fine che ci ha permesso di apprezzare la grande efficienza nipponica, la professionalità degli operatori, l’efficacia delle strutture e l’organizzazione perfetta del Sol Levante».
Corriere Adriatico