ANCONA - Si terrà tra poco più di un mese, il 5 marzo, il processo con rito abbreviato davanti al gup Paola Moscaroli per i sei ragazzi della banda dello spray...
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A dicembre, nell’anniversario della strage, la Procura aveva chiesto per i sei della banda (il ricettatore aveva patteggiato a 4 anni e due mesi) il giudizio immediato, ritenendo evidenti le prove di colpevolezza. Il gip aveva accolto la richiesta, fissando il processo in Corte d’assise per il 13 marzo, ma poi - com’è loro facoltà concessa dal codice senza filtri - tutti e sei gli imputati hanno chiesto il giudizio abbreviato, rito alternativo che decide il processo in base alle prove raccolte dalla Procura e in cambio concede uno sconto di un terzo della pena. Un “premio” che, per quanto automatico, lascia l’amaro in bocca ai familiari delle vittime. «Se lo meritano proprio lo sconto di pena - sbotta ironicamente su Facebook Donatella Magagnini, che alla Lanterna ha perso il figlio Daniele Pongetti - Forza aiutiamoli. Vedrete ritorneranno a fare quello che hanno sempre fatto... Addirittura uno di loro (Moez Akari, ndr) è stato sorpreso a rubare anche in carcere, che bravi ragazzi». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico