Strage di Corinaldo, Fedez e Sfera in aula: il cantante testimonierà insieme al trapper. I video

Strage di Corinaldo, oggi Fedez e Sfera in aula: il cantante testimonierà insieme al trapper
ANCONA L’effetto rebound stavolta non fermerà Fedez. Niente certificati medici, almeno fino a ieri: dunque, salvo impedimenti dell’ultima ora, il rapper...

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ANCONA L’effetto rebound stavolta non fermerà Fedez. Niente certificati medici, almeno fino a ieri: dunque, salvo impedimenti dell’ultima ora, il rapper comparirà questa mattina alle 10,30 nel tribunale di Ancona per testimoniare sulla strage della Lanterna Azzurra. E ci sarà pure Gionata Boschetti, meglio conosciuto come Sfera Ebbasta: il trapper verrà ascoltato dal giudice insieme al suo dj manager Shablo (al secolo, Pablo Miguel Lombroni Capalbo). Fino a ieri pomeriggio, la presenza dei tre era confermata in Procura. 

Fedez in tribunale

 

 Sfera Ebasta in tribunale ad Ancona


Il secondo filone

I due rapper verranno interrogati come testimoni in merito alla strage di Corinaldo. Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 morirono 5 minorenni e una mamma di 39 anni nel tentativo di scappare dalla discoteca dove 6 ragazzi della Bassa Modenese - già condannati in via definitiva - spruzzarono spray urticante per scatenare il panico e strappare più agevolmente catenine d’oro dal collo dei giovani che erano andati ad assistere al concerto di Sfera. Il cantante, in realtà, non si esibì mai al dj set ed è questo uno degli elementi su cui verrà interrogato nell’ambito del filone-bis che riguarda i colletti bianchi, gli aspetti della sicurezza della Lanterna Azzurra e dei permessi rilasciati dalla commissione di vigilanza. A processo ci sono 9 persone e la società Magic Srl per le quali il giudice, nel frattempo, ha rigettato la richiesta di sequestro conservativo dei beni, presentata dalle parti civili, per una somma superiore agli 8 milioni di euro. 

Le giustificazioni

Fedez e Sfera erano già stati convocati nelle ultime settimane dalla Procura dorica, ma per vari impedimenti non avevano potuto partecipare al processo. Fedez, in particolare, nelle ultime due occasioni ha presentato un certificato medico, affidando poi ad una storia su Instagram le motivazioni della sua assenza. «Sono crollato dopo aver sospeso uno psicofarmaco, ho avuto un effetto rebound. Ecco perché non ho potuto essere al processo per la strage di Corinaldo»: così aveva spiegato il silenzio degli ultimi tempi e la mancata risposta alla convocazione da parte della Procura di Ancona, interessata ad ascoltarlo perché nel febbraio 2016 si era esibito a Corinaldo in un dj set. Il suo racconto potrebbe essere utile per ricostruire alcuni aspetti legati alla sicurezza della discoteca. Potrebbe esserci anche la moglie Chiara Ferragni ad accompagnarlo oggi in tribunale, dove per l’occasione verrà allestito un presidio di sicurezza per scongiurare interferenze da parte dei fan dei “Ferragnez” e di Sfera. 

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Corriere Adriatico