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L’altra posizione
Sotto accusa era finito anche il figlio minore della coppia, cognato della 24enne.
La bambina
Stando a quanto ricostruito nel corso dell’inchiesta, il rapporto familiare sarebbe precipitato dopo la nascita della bimba della coppia e il rimpatrio in Kosovo del 29enne. Secondo il racconto della vittima, i suoceri avrebbero iniziato a chiederle soldi sia per loro che per il figlio lontano dall’Italia, tanto da consigliarle di prostituirsi al Piano: «Se vai in piazza Ugo Bassi, la gente la troviamo» è la frase che sarebbe stata detta alla ragazza, riportata nella denuncia.
Per la procura lo stalking sarebbe scattato a partire dal 2020, quando la 24enne aveva iniziato a staccarsi dalla morsa dei suoceri e del marito, ancora fuori dall’Italia. La donna sarebbe così stata vittima di minacce e insulti, legati soprattutto alla gestione della bimba. «Porta la piccola a casa nostra, o veniamo a farti un casino al lavoro»; «Non abbiamo paura, chiama la polizia e i carabinieri. Vedrai cosa succede» sarebbe stato il tenore delle frasi pronunciate. E ancora, i parenti avrebbero minacciato di rapire la bimba e di portarla in Kosovo. Gli imputati, difesi dagli avvocati Maila Catani e Alessia Marzoli, hanno sempre respinto le accuse.
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Corriere Adriatico