Pedaso, spray urticante spruzzato prima della partita di basket: «Nel palazzetto l'aria era irrespirabile». Sporta denuncia

Pedaso, spray urticante spruzzato prima della partita di basket: «Nel palazzetto l'aria era irrespirabile». Sporta denuncia
PEDASO - Qualcuno è entrato nei bagni del palazzetto dello sport e ha spruzzato lo spray al peperoncino, dandosi poi alla fuga. Il tutto, prima del fischio di inizio...

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PEDASO - Qualcuno è entrato nei bagni del palazzetto dello sport e ha spruzzato lo spray al peperoncino, dandosi poi alla fuga. Il tutto, prima del fischio di inizio della partita dei playoff di basket (Serie D) tra Pedaso e Senigallia 2020. Il match è terminato su un duplice binario: quello sportivo ha visto la vittoria della squadra di casa, il Pedaso; quello penale ha portato la società della provincia di Fermo a sporgere denuncia per quanto accaduto. La sostanza urticante è stata spruzzata circa 45 minuti prima dell’inizio della partita, fissato per le 21.15.

 

Il racconto


La denuncia è arrivata ieri dall’allenatore del Senigallia, David Luconi: «Durante il riscaldamento - racconta - gli atleti hanno iniziato ad accusare fastidio alla gola. Uno dopo l’altro, sembrava uno scenario surreale. Anche io ho cominciato a dare dei colpi di tosse. Abbiamo pensato un problema del condizionatore dello spogliatoio o alle polveri del palazzetto. Ci siamo fatti mille domande sul perché del fastidio, ma abbiamo giocato ugualmente». 


Il secondo tempo


La partita scorre sul parquet, con il primo e il secondo quarto. È combattuta, ma qualche giocatore lamenta ancora dei fastidi alla gola, quel senso di bruciore che dà lo spray al peperoncino e che alla mente riporta, purtroppo, la tragedia di Corinaldo. «All’intervallo - continua Luconi - abbiamo anche pensato di non tornare in campo». Perché il fastidio, a detta dei giocatori del Senigallia, persisteva. Alla fine, il match è terminato 77 a 73 per la squadra di casa. 


Il verbale


«Qualcuno - ancora l’allenatore dei senigalliesi - è tornato negli spogliatoi con un asciugamano sulla bocca. Siamo andati dagli arbitri per far mettere a verbale quanto accaduto anche perché solo a fine partita c’è stato detto che era stato spruzzato dello spray. Se lo avessimo saputo le cose sarebbero andate diversamente». Tradotto: la squadra ospite avrebbe chiesto di non far giocare la partita. Anche alcuni tifosi sugli spalti e un ufficiale di gara hanno accusato problemi respiratori. «Un episodio molto grave - dice Luconi - per cui la società di casa si è scusata ripetutamente». E ancora: «L’ultima volta che ho sentito parlare di spray urticante fu nella tragica strage avvenuta nella discoteca di Corinaldo. Fatti i debiti paragoni, è incredibile che un fatto del genere avvenga a livello di Serie D». Il sospetto è che qualcuno sia venuto apposta per propagare la sostanza, «considerando anche la posizione del palazzetto. Non è incentro, ma proprio fuori dall’autostrada». Ancora ieri mattina qualche giocatore del Senigallia 2020 accusava bruciori alla gola. 


Mario Barbarossa, direttore sportivo del Pedaso, ha tenuto a specificare che «non era mai avvenuto un fatto del genere. Non sono state trovate in bagno o in altri posti del palazzetto delle bombolette spray. Posso solo dire che in quel bagno non ci si stava per l’odore fastidioso che emanava. È stato chiuso e abbiamo aperto le finestre». 

 

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Corriere Adriatico