Troppi cinghiali, trappole per contenerli: il Parco del Conero raddoppia la task-force

Troppi cinghiali, trappole per contenerli: il Parco del Conero raddoppia la task-force
SIROLO -  Nuova accelerazione sulle azioni da mettere in campo nell’ambito dell’emergenza cinghiali. La nuova compagine del Parco regionale del Conero annuncia un...

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SIROLO -  Nuova accelerazione sulle azioni da mettere in campo nell’ambito dell’emergenza cinghiali. La nuova compagine del Parco regionale del Conero annuncia un ampliamento della task force per la cattura degli ungulati. Una misura volta al contenimento della popolazione in sovrannumero per fronteggiare i problemi legati alla sicurezza stradale, oltre che ai danneggiamenti denunciati dai proprietari dei terreni agricoli e strutture sportive.

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Anche l’attività dei selettori con carabina non si ferma nonostante le restrizioni generali dovute all’emergenza sanitaria. Il risultato di questa intensa attività, oltre ad assicurare il controllo della popolazione di cinghiali nel territorio, ne consente il consumo della carne tramite acquisto diretto. Mentre le somme ricavate dalla vendita sono destinate ad un fondo per l’indennizzo dei danni provocati dagli stessi animali selvatici. Il cambio di passo dell’Ente, oggi presieduto dall’avvocato Daniele Silvietti, «manifesta subito - fa sapere il Parco - la volontà di ammettere al corso di formazione tutti i 62 iscritti al bando trappolatori», rispetto ai 30 iniziali. E’ uno strumento ulteriore per il contenimento della popolazione di ungulati, stimata in 202 esemplari nell’ultimo censimento del 2019, importante per potenziare l’eradicazione soprattutto nelle zone più antropizzate dove il selecontrollo risulta impraticabile per motivi di sparo in sicurezza. Attività, quest’ultima, che prosegue normalmente con la frequenza di tre giorni a settimana (lunedì, martedì, mercoledì), esclusi i mesi di luglio e agosto dove in ragione dell’alta stagionalità del turismo gli abbattimenti con carabina vengono interrotti. I capi abbattuti vengono poi inseriti nel circuito del consumo alimentare.

«Ogni anno viene messa in commercio, tramite l’Ente Parco, una quantità di carne di cinghiale opportunamente trattata dal Salumificio del Conero. Lo spostamento dei cittadini per l’acquisto della carne è consentito anche in zona rossa – ricorda l’Ente - essendo la vendita delle mezzene un’attività che si inserisce nel più ampio e articolato piano per il contenimento della specie».
 


E’ possibile acquistare la carne di cinghiale direttamente dall’ente Parco Regionale del Conero, iscrivendosi all’elenco delle persone fisiche o giuridiche che hanno diritto ad acquistare le mezzene di cinghiale abbattuti nell’ambito dei piani annuali di controllo, previo trattamento della carne e verifica sanitaria, al prezzo di 6 euro al Kg. Chi abbia interesse dovrà inviare richiesta all’indirizzo email segreteria@parcodelconero.eu oppure telefonando al numero 0719331161 negli orari di apertura degli uffici.

 

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Corriere Adriatico