A torso nudo con una fiocina nel sacchetto: chi è Fatah Melloul fermato per l'assassinio di Klajdi

SIROLO - Faceva il vago quando è stato arrestato dai carabinieri del Norm di Osimo. «Che volete?» ha domandato. «L’abbiamo preso, l’abbiamo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SIROLO - Faceva il vago quando è stato arrestato dai carabinieri del Norm di Osimo. «Che volete?» ha domandato. «L’abbiamo preso, l’abbiamo preso», dicono i militari via radio alla centrale mentre trattengono il presunto killer, immobilizzato con l’uso del taser, vista la sua pericolosità, anche se non sembra fosse sotto effetto di sostanze.

Nel video che immortala quella scena da brividi si vede l’algerino steso a terra, a torso nudo, davanti al sottopasso di Palombina Nuova che conduce alla spiaggia. Accanto a lui, una busta dalla quale spunta la fiocina con cui era intenzionato ad andare a pesca, molto probabilmente la stessa con cui 4 ore prima aveva trafitto e ucciso Klajdi Bitri a Sirolo per una banale lite in strada.


L’arma è stata sequestrata: sembra fosse pulita, a prima vista, ma gli investigatori eseguiranno accertamenti con il luminol per rilevare eventuali tracce di sangue che potrebbero confermare il tragico sospetto, cioè che con la stessa fiocina il presunto omicida prima abbia ammazzato un ragazzo di 23 anni e poi sia andato al mare insieme alla fidanzata, una ragazza originaria di Monte San Vito con cui convive nello Jesino, insieme a lui al momento del fermo. 


Fatah Melloul, 28 anni, originario dell’Algeria, è stato messo torchio tutta la notte. Per gli inquirenti è lui il giovane che ieri pomeriggio avrebbe ucciso per una futile discussione alla rotatoria di Sirolo, per poi allontanarsi a bordo della Opel Zafira nera intestata al padre della compagna, riconosciuta anche dal cofano scolorito.

Decisive per le ricerche sono state le immagini delle telecamere e il gps dei cellulari, il suo e quello della fidanzata. Sui social Melloul, che lavora come operaio per un’azienda, mostra i muscoli, in pose da macho, cappellino in testa, braccia conserte, espressione da duro. Esibisce il fisico scolpito dalla palestra e dalla sua passione, le arti marziali. Prove di forza, la stessa con cui prima avrebbe preso a pugni un giovane papà e poi avrebbe ucciso un ragazzo, solo perché si era messo in mezzo.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico