SERRA SAN QUIRICO - Continua la strage degli animali nel canale che porta le acque dell’Esino alla centrale idroelettrica serrana di Sant’Elena. Ieri mattina, nel...
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Intanto l’allarme lanciato per la morte di una ventina di caprioli dopo ore di agonia, le foto raccapriccianti delle carcasse degli animali mutilati e lo spiegamento di forze per salvare due animali mercoledì scorso, hanno fatto scattare le autorità. I militari delle caserme di Sassoferrato e Genga hanno perlustrato le sponde del canale, lungo sei chilometri, e rilevato tutte le anomalie. Un lavoro certosino su cui si fonda la lettera inviata sabato dagli uffici del Gruppo dei carabinieri forestali di Ancona all’Enel, proprietario e gestore dell’impianto, con cui si sollecita con urgenza la manutenzione della rete a protezione del canale e la messa in sicurezza dell’impiantistica a servizio della centrale.
Ieri ieri cinque volontari dell’Enpa di Fabriano hanno cercato di erigere ostacoli e di mettere in piedi sistemi dissuasori presso la rete che dovrebbe isolare il canale in cemento dove cadono e rimangono intrappolati gli animali. «Purtroppo – spiega la volontaria Laura Gozzi – abbiamo potuto fare ben poco. Manca la rete e in tanti punti la vegetazione è tale che non siamo riusciti a raggiungere il canale.» E ricorda che su sua sollecitazione «l’anno scorso, il responsabile nazionale fauna selvatica dell’Enpa ha fatto un sopralluogo e scritto una lettera con cui l’Enpa denunciava all’Enel le varie anomalie invitando la società a compiere opere di manutenzione della rete». Nessuna risposta. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico