Vodka nello zaino, multato un 16enne Il padre perde il ricorso: «E ora paghi»

Vodka nello zaino, multato un 16enne Il padre perde il ricorso: «E ora paghi»
SENIGALLIA - I vigili sanzionano un 16enne sorpreso con una bottiglia di vodka nello zaino ma il padre lo difende. Ha contestato la sanzione ma il ricorso è stato respinto...

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SENIGALLIA - I vigili sanzionano un 16enne sorpreso con una bottiglia di vodka nello zaino ma il padre lo difende. Ha contestato la sanzione ma il ricorso è stato respinto dal Comune che, tramite un’ordinanza di ingiunzione, solleciterà anche il pagamento. Il verbale di 50 euro gli era stato notificato dalla polizia municipale come avviene quando a compiere un’infrazione è un minorenne. Dal 2013 nel Comune di Senigallia oltre ad essere vietato somministrare e vendere alcolici ai minori, come nel resto di Italia, e vietato per loro anche trasportarli. 


Un divieto inserito per rendere più efficace la lotta all’abuso di alcol tra i minori. La sanzione è simbolica: 50 euro. Sufficienti per consentire alla polizia municipale di entrare in contatto con le famiglie, al momento della notifica, e di informarle del fatto che il figlio o la figlia, spesso si tratta proprio di ragazzine, siano stati trovati in possesso di alcolici. Nella maggior parte dei casi accendere questo campanello di allarme è utile per avere come alleate le famiglie che reagiscono sorprese adottando un atteggiamento severo nei confronti dei figli. Ci sono però casi in cui tendono a giustificarli. È accaduto con un 16enne controllato insieme ad altri amici. Nello zaino una bottiglia di vodka. È scattato subito il sequestro. Prese le generalità e poi la sanzione notificata ai genitori. Dopo alcune settimane il padre ha presentato ricorso sostenendo che non avrebbe pagato la multa.

Tra le motivazioni aveva riferito che la bottiglia era del fratello maggiorenne che l’aveva acquistata. In questo caso non faceva la differenza chi l’aveva comprata perché il divieto non contesta l’acquisto ma il trasporto e a trasportarla era appunto il 16enne. Trattandosi di una violazione al regolamento di polizia urbana è stato presentato un ricorso al sindaco. 

Mangialardi non ha esitato nel difendere l’operato della polizia municipale e nei giorni scorsi i vigili hanno ultimato la procedura per rigettarlo. Al genitore arriverà a casa anche l’ordinanza di ingiunzione per sollecitare il mancato pagamento. Una somma non eccessiva ma il genitore ne aveva fatta una questione di principio. La bottiglia non era del figlio minorenne ma del fratello maggiorenne. Sta di fatto che si trovava nello zaino del 16enne che non l’avrebbe potuta trasportare nel territorio di Senigallia. Un problema quello dell’alcol sempre attuale. Proprio lunedì una 18enne che frequenta il quinto anno della superiori è stata soccorsa in un locale di Cesano, dove stava festeggiando i cento giorni all’esame di maturità. 


Aveva bevuto così tanto da sentirsi male e da costringere gli amici a chiamare un’ambulanza che, a sirene spiegate, ha raggiunto il locale e l’ha trasportata al pronto soccorso, dove è rimasta in osservazione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico