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SENIGALLIA - Individuata dal servizio sanitario dell’Ast di Ancona l’azienda agricola da cui si è diffusa la salmonella, riscontrata in diverse persone. Responsabili le galline presenti in un capannone della periferia di Senigallia. Si tratta di un focolaio di salmonellosi aviarie non tifoidea.
«L’Ast Ancona a seguito del manifestarsi di numerose malattie trasmesse da alimenti sull’uomo da Salmonella enteritidis – riporta l’ordinanza - ha ipotizzato la probabile presenza del batterio in uova commercializzate al dettaglio».
Il 28 aprile, quindi, l’azienda sanitaria ha intimato al proprietario di non vendere più le uova che andranno distrutte e di non muovere le galline dal capannone, in attesa di decidere se abbatterle o macellarle essendo procedure distinte. Dovrà comunicare cosa avrà deciso entro domani. Una volta pulito, igienizzato e decontaminato il capannone, potrà riavviare l’attività.
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