David, schianto choc in moto: muore a 51 anni 11 giorni dopo sua sorella

David Panni. Sul luogo dell'incidente è arrivata l'eliambulanza ma non c'è stato nulla da fare
CORINALDO - Terribile schianto in via Nevola ieri pomeriggio, costato la vita al centauro David Panni, 51enne senigalliese. Una tragedia nella tragedia. La vittima infatti aveva...

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CORINALDO - Terribile schianto in via Nevola ieri pomeriggio, costato la vita al centauro David Panni, 51enne senigalliese. Una tragedia nella tragedia. La vittima infatti aveva perso undici giorni prima, lo scorso 10 giugno, la sorella Debora, imprenditrice balneare di 47 anni, uccisa da un tumore. L’incidente si è verificato verso le 17.30 in via Nevola a Corinaldo, quasi al confine con Castelleone di Suasa. Il 51enne, in sella alla sua moto, si stava recando al lavoro quando si è scontrato con una Citroen C3 guidata da una 41enne di Osimo. L’impatto, quasi frontale, è stato devastante.


 

Spezzata a metà
La moto si è spezzata a metà. Una parte è rimasta in mezzo alla carreggiata accanto al corpo del centauro, l’altra è finita a bordo strada. Subito sono stati chiamati i soccorsi. Sul posto è arrivata un’ambulanza mentre in volo si è alzato l’elisoccorso. Purtroppo però per David Panni non c’è stato nulla da fare. I sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Ferita anche la donna al volante dell’utilitaria ma non grave. Per i rilievi sono intervenuti i carabinieri di Corinaldo, della Compagnia di Senigallia. La dinamica è ancora al vaglio. I militari hanno avuto il delicato e ingrato compito di informare i parenti del dramma che si era appena consumato. Loro hanno dovuto dire ad una famiglia, che ancora piange la prematura scomparsa di Debora, che anche il fratello era deceduto. Davvero troppo per questa famiglia, tanto unita e stimata in città. Debora aveva sempre lavorato nello stabilimento di famiglia, i Bagni Pink beach sul lungomare Mameli insieme al cugino Francesco Giombetti.


David invece aveva lavorato come chef in diversi ristoranti. Gli amici lo chiamavano “Pannon” per il suo fisico palestrato. Era un centauro esperto e scrupoloso. Guidava da tanti anni, sempre con prudenza. Prima di andare al lavoro era passato a salutare l’anziana madre. Lo faceva tutti i giorni, ancora di più dopo la scomparsa della sorella, cercando in qualche modo di consolarla e farle avere la sua vicinanza. Nel giro di undici giorni un destino crudele l’ha privata di entrambi i figli. Anche David aveva una figlia, Andrea. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria che, come da prassi, oggi aprirà un fascicolo sulla morte del centauro. Entrambi i veicoli sono stati sequestrati. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico