Travolto da un camion, incubo senza fine. Ansia per Marco: non dà segnali di ripresa

Marco Raffaeli
SENIGALLIA  - Restano gravi le condizioni di Marco Raffaeli, il 31enne ricoverato a Bali dopo essere stato investito da un camion. I medici hanno interrotto la sedazione ma...

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SENIGALLIA  - Restano gravi le condizioni di Marco Raffaeli, il 31enne ricoverato a Bali dopo essere stato investito da un camion. I medici hanno interrotto la sedazione ma il giovane di Marzocca non reagisce. 


«Marco purtroppo non si è ancora svegliato – spiega il fratello Andrea Raffaeli – speriamo che debba solo smaltire tutte le dosi di sedativo accumulate». Tutta la città fa il tifo per lui da quel 21 aprile, giorno dell’incidente. Una mobilitazione straordinaria a dimostrazione del grande affetto che tutti nutrono per Marco. In queste settimane non è mai intervenuto il sindaco, che ha lavorato però lontano dai riflettori per aiutarlo nei limiti del possibile. «Ho preferito rimanere in disparte, vista la delicatezza del caso – racconta Mangialardi – ma sto seguendo la situazione. Ogni giorno mi sento con il vice ministro Marina Sereni che mi aggiorna. Sono ovviamente molto preoccupato per Marco e resto a disposizione della famiglia».

Al momento bisogna solo aspettare. «Le istituzioni ci sono ma in questa fase delicata il problema sono le condizioni di salute di Marco – aggiunge il sindaco – per il resto la famiglia non deve preoccuparsi di nulla. Come già aveva riferito il fratello nei giorni scorsi, anch’io ho avuto conferma del fatto che la Farnesina si è messa a disposizione per fornire un volo di Stato per il rimpatrio di Marco. Il problema ora è che non è nelle condizioni di affrontare il viaggio». Intanto prosegue la raccolta fondi per aiutare la famiglia a sostenere le spese. Ricovero e cure costano migliaia di euro al giorno e non si sa quanti altri giorni il 31enne dovrà rimanere in Indonesia. Anche gli esercenti si sono messi a disposizione per raccogliere donazioni, affiancandosi all’iniziativa online che ha permesso di raggiungere oltre 90mila euro, gran parte dei quali spesi per le cure sanitarie. Nella pagina Facebook “Riportiamo a casa Marchino” è possibile consultare l’elenco dei punti vendita. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico