Tempo scaduto per le nuove intese: Volpini-Olivetti da soli al ballottaggio

Tempo scaduto per le nuove intese: Volpini-Olivieri da soli al ballottaggio
SENIGALLIA - Al ballottaggio senza apparentamenti. Tempo scaduto per presentare eventuali alleanze in vista dell’ultimo confronto alle urne del 4-5 ottobre, che si profila...

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SENIGALLIA - Al ballottaggio senza apparentamenti. Tempo scaduto per presentare eventuali alleanze in vista dell’ultimo confronto alle urne del 4-5 ottobre, che si profila come un duello tra Volpini ed Olivetti senza rinforzi. Che il candidato del centrosinistra volesse andare dritto per la sua strada era evidente fin da subito. Ha invece riflettuto, dopo aver incontrato Campanile e Molinelli, il candidato di centrodestra. 



 
L’ex assessore del Pd, Gennaro Campanile si è espresso sabato lasciando i suoi elettori liberi di scegliere, pur dimostrando una certa empatia verso Olivetti. Ieri si è chiuso anche il capitolo Molinelli. Non ci sarà apparentamento. «Abbiamo voluto premiare il lavoro fatto finora – spiega Massimo Olivetti, candidato sindaco del centrodestra – e rimanere fedeli al programma presentato. Gli elettori ci hanno dato la loro fiducia per quello e non sarebbe stato corretto nei loro confronti modificarlo in corsa, così abbiamo deciso di non fare apparentamenti». Stando così le cose dopo l’uscita dal consiglio comunale di Senigallia Resistente e Potere al Popolo resta fuori anche L’altra Senigallia con la sinistra. Solo un apparentamento con Volpini avrebbe salvato Battisti. Molinelli sarà salvo solo in caso di vittoria di Volpini altrimenti sarà fuori anche lui. Questo secondo i calcoli, ancora provvisori, comunicati ai candidati. Intanto Fabrizio Volpini strizza l’occhio a Rosaria Diamantini, uscita con la sua lista Senigallia Resistente, per arrivare al suo elettorato. In una lettera aperta il candidato del centrosinistra prende le distanze da quel Pd che non lo rappresenta più e si impegna a cambiarlo dall’interno. «Non sono mai stato d’accordo con certe posizioni e non l’ho mai nascosto – scrive -. Allora mi dirai come fai a stare nel Pd? Ci sono due modi di vedere la vita e la lotta: c’è chi pensa che si possa cambiare la realtà da fuori, allontanandosi da ciò che non ci piace, e chi come me, a torto o ragione, prova ogni giorno a fare la differenza da dentro, dal partito fondato su valori che condividiamo, dalla politica, luogo pieno di contraddizioni ma anche di grande passione e amore per la polis, da dentro a questo paese così strano e complicato e così bello da decidere di restare nonostante tutto». 
Le priorità

Volpini assicura priorità alla partecipazione dei cittadini e ai servizi sociali, come auspicato dalla Diamantini. «Cara Rosaria, sia io che te siamo qui, nell’agone politico, entrambi decisi a lottare per alcuni valori che condividiamo e dobbiamo farlo prima di tutto salvaguardandoli da chi vorrebbe cancellarli. Noi vogliamo un’altra Senigallia, e perché no, una Senigallia resistente». Il candidato del Pd ha inoltre annunciato nei giorni scorsi di rappresentare lui il vero cambiamento per la città. «C’è da restare basiti nel leggere lo scritto del candidato sindaco Volpini circa il “nuovo che avanza” – interviene Massimo Olivetti -. Sentir parlare di rinnovamento e cambiamento proprio da chi sta governando la città ormai da decenni è stucchevole. Ma stiamo su “Scherzi a parte?”. Il risultato del primo turno ha confermato in forte misura che i cittadini auspicano una svolta». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico