Deve pagare la tassa sui rifiuti Peccato che sia morto da 32 anni

Deve pagare la tassa sui rifiuti Peccato che sia morto da 32 anni
SENIGALLIA - Arriva la bolletta della Tari ma il destinatario è morto da 32 anni. In questi giorni i senigalliesi stanno ricevendo gli importi da pagare per la tassa dei...

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SENIGALLIA - Arriva la bolletta della Tari ma il destinatario è morto da 32 anni. In questi giorni i senigalliesi stanno ricevendo gli importi da pagare per la tassa dei rifiuti, maggiorata con gli aumenti approvati nel bilancio di previsione 2017. Tra le lettere recapitate ce n’è anche una arrivata per un appartamento del Vivere Verde indirizzata a un senigalliese deceduto nel 1985. Si tratta di un appartamento di 156 metri quadri occupato da zero persone, come recita la lettera stessa, ma con un aumento applicato del 37%. Nel 2016 la produzione di rifiuti corrispondeva a 224 euro adesso a 305 euro.


«Non so come sia potuto accadere - spiega la figlia - penso che non ci sia comunicazione tra gli uffici. All’anagrafe sanno che è deceduto nel 1985 tanto che l’Inps non gli manda più la pensione, però per l’ufficio tributi è ancora vivo evidentemente. A ogni modo essendo intestata a lui io non la pagherò». La signora ha contattato Marcello Liverani, coordinatore di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, che chiederà di modificare il regolamento comunale. Al di là del fatto che la richiesta di pagamento sia stata recapitata a un senigalliese deceduto da ben 32 anni, sono comunque molte le persone che si lamentano perché devono pagare la Tari per le case vuote soprattutto per parenti deceduti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico