Senigallia, scheletri nell'ex mulino: spunta una necropoli dal cantiere

Senigallia, scheletri nell'ex mulino: spunta una necropoli dal cantiere
SENIGALLIA - Lo scheletro di un bambino rinvenuto durante gli scavi nel cantiere dell’ex Mulino Tarsi. Poi scoperti altri due adulti. Sono almeno tre, quelli quasi integri,...

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SENIGALLIA - Lo scheletro di un bambino rinvenuto durante gli scavi nel cantiere dell’ex Mulino Tarsi. Poi scoperti altri due adulti. Sono almeno tre, quelli quasi integri, emersi fino a ieri nell’area. I lavori, per realizzare un complesso residenziale, sono stati interrotti per consentire agli archeologici di riportare in superficie un passato molto lontano. Una necropoli di epoca medioevale sta riaffiorando da quel terreno. «Sono state rinvenute alcune tombe – spiega Maria Raffaella Ciuccarelli, funzionario archeologo della Sabap, Soprintendenza, Archeologia, Belle Arti e Paesaggi delle Marche –, sono almeno tre quelle individuate chiaramente poi delle altre stanno emergendo con il proseguo dello scavo. Stiamo pulendo a mano e delimitando l’area delle altre sepolture. I reperti ossei sono disposti regolarmente il che fa pensare quindi ad una necropoli. Non hanno materiale di corredo e al momento non possiamo datare i ritrovamenti in maniera precisa ma la posizione stratigrafica ci fa pensare che siano post romane, probabilmente di una fase medioevale. Sono sepolture semplici ma non è una unica, sono allineate formando un piccolo sepolcreto».

  
Il ritrovamento è avvenuto al limite del parcheggio di via Baroccio e potrebbe esserci qualche altro resto là sotto. «Di solito le sepolture si collocavano intorno ad un’area di culto – prosegue – strutture ancora non sono state rinvenute ma dobbiamo continuare a scavare. Ci troviamo all’interno delle mura della città romana». Il primo ritrovamento riguarda un piccolo scheletro. «Si tratta di un bambino di cui verrà analizzata la colonna vertebrale e i denti che sono in buone condizioni – aggiunge – potrebbero restituire dati antropologici importanti. Dai denti ad esempio possiamo capirne la provenienza in base al tipo di acqua che ha bevuto e all’alimentazione. Vicino sono stati trovati due scheletri adulti».
 

Impossibile ora capire se si sia trattato di un intero nucleo familiare. Essendo stati sepolti vicini potrebbero però essere parenti. «I reperti verranno fotografati, catalogati e poi rimossi in modo tale da poter eseguire tutte le analisi necessarie. Non andremo ad indagare sotto il parcheggio in questo momento ma, se un domani verranno effettuati dei lavori, sicuramente si faranno dei controlli perché è un’area ad alto rischio archeologico. Per evitare la presenza di curiosi malintenzionati, cosa che purtroppo le necropoli attirano, chiederemo ai carabinieri di effettuare dei controlli. A parte i resti ossei ad ogni modo non c’è altro». Il lavori riprenderanno già oggi nella parte opposta non interessata dagli scavi. «Per tutta la durata dei lavori è presente una squadra di archeologi dell’Università di Bologna – spiega l’ingegnere Claudio Tarsi, direttore dei lavori – trattandosi di un’area di interesse archeologico, quindi sono stati loro durante gli scavi a fermare il cantiere in quel tratto per le opportune verifiche. Sulla tabella di marcia non ci saranno ripercussioni, riprenderemo infatti subito». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico