Ragazzina palpeggiata nell’ascensore. A giudizio un uomo di 84 anni. «Paghi 10mila euro»

Ragazzina palpeggiata nell’ascensore. A giudizio un uomo di 84 anni. «Paghi 10mila euro»
SENIGALLIA  - Nell’ascensore di un albergo avrebbe palpato il seno di una minorenne per poi toccarle il sedere. Sono queste le accuse che la procura ha mosso nei...

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SENIGALLIA  - Nell’ascensore di un albergo avrebbe palpato il seno di una minorenne per poi toccarle il sedere. Sono queste le accuse che la procura ha mosso nei confronti di un 84enne senigalliese, sotto inchiesta per violenza sessuale. A denunciare l’anziano, nell’estate del 2020, è stata una ragazza umbra che all’epoca dei fatti aveva 16 anni. 

 


Ieri, nel corso dell’udienza preliminare davanti al gup Francesca de Palma, si è costituita parte civile attraverso la famiglia: chiede all’anziano 10 mila euro come risarcimento danni. Il gup ha rinviato la discussione al prossimo 14 febbraio, dopo la decisione della difesa (rappresentata dagli avvocati Amos ed Arianna Benni) di procedere con il rito abbreviato. Ieri, i legali hanno depositato della documentazione che smonterebbe la versione accusatoria riferita dalla vittima. Quest’ultima, nel luglio del 2020, si trovava in vacanza a Senigallia con un’amica più grande. Il tutto si sarebbe svolto all’interno dell’ascensore di una struttura ricettiva. 


Stando alla ricostruzione della procura, nel corso della breve salita dell’elevatore da un piano all’altro sarebbero avvenuti gli abusi contestati. In quella circostanza all’interno dell’ascensore c’erano le due amiche e l’84enne. In meno di venti secondi, stando a quanto denunciato, l’uomo avrebbe infilato la mano sotto la canotta della 16enne per palparle il seno e poi le avrebbe dato una pacca sul sedere. 


La minorenne aveva sporto denuncia una volta rientrata in Umbria, al termine della vacanza nella città della spiaggia di velluto. La versione dell’anziano è completamente differente: non ci sarebbero mai stati gli abusi denunciati dalla vittima. Mai si sarebbe permesso di molestare una ragazza. Ci sarebbero state anche versioni – dice la difesa – discordanti tra le amiche stesse. Quando l’84enne è venuto a sapere della denuncia, tre mesi dopo il fatto, è rimasto senza parole. Ora, spera di poter smontare le accuse in un processo con il rito abbreviato. Nel caso di una condanna, beneficerebbe di uno sconto di pena. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico