SENIGALLIA - Infermiere preso a pugni da un tossicodipendente nella sala d’attesa del pronto soccorso, dove sono dovuti intervenire i carabinieri per riportare la calma....
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Il giovane sembrava svenuto. Quando l’infermiere ha chiesto al padre di reggere il cappello del figlio, questi avrebbe iniziato ad inveire contro di lui e il figlio, che improvvisamente si era ripreso, sentendo le grida del genitore il giovane si sarebbe alzato. Di certo c’è che ha sferrato due pugni che hanno raggiunto l’infermiere alla bocca e al braccio. Il padre ha cercato di mettergli le mani addosso ma è riuscito solo a strattonarlo perché l’infermiere si è difeso usando la barella come scudo. Con l’arrivo dei carabinieri è tornata la calma e il giovane si è autodimesso nonostante il parere contrario dei sanitari, rinunciando quindi alla visita.
Secondo il personale presente lo svenimento sarebbe stato solo simulato, come già accaduto anche in passato, per velocizzare i tempi della visita. I carabinieri hanno raccolto le testimonianze dei diretti interessati, oltre ai presenti che hanno assistito alla scena, ma attendono la querela di parte dell’infermiere ferito perché la prognosi non è stata alta e non ha quindi consentito ai militari di agire d’ufficio. Fino ai ieri il dipendente dell’ospedale non aveva sporto denuncia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico