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SENIGALLIA - Presentato ieri mattina in Comune un progetto per il rilancio del complesso sportivo del Ponterosso dal campione del mondo di calcio Gianluca Zambrotta, Fabiana Meschini e Luca Allegrini de Il Mondo di Scimpa e l’imprenditore Lucio Pasquini. La loro proposta è quella di realizzare il GZ19 Padel Club nell’area dove nell’agosto del 1971 Adriano Panatta fu il primo italiano a vincere un torneo Open.
«Sono stato coinvolto in questo progetto dagli amici de Il Mondo di Scimpa con cui già collaboro – spiega l’ex juventino Zambrotta –, lo trovo molto valido e sarei contento di potermene occupare». Ieri mattina quindi dopo aver visitato l’ex campo da tennis del lungomare Alighieri e aver fatto tappa per un caffè in via Carducci, al Caffè Pasquini dell’imprenditore partner del progetto, l’ex azzurro è stato ricevuto dalla giunta. «GZ19 Padel club non è solo una semplice commercializzazione di campi da Padel brandizzati – aggiungono Fabiana Meschini e Luca Allegrini - ma è la realizzazione di un concept/format di sport experience che coinvolgerà diverse figure in svariati ambiti e contesti».
GZ19 Padel club si fonda su un progetto di comunicazione che mette in connessione gli eventi e gli appassionati di padel all’interno di tantissimi club in Europa Challenge.
La famosa struttura è stata realizzata nel 1937 dall’Azienda autonoma di soggiorno di Senigallia sul lungomare Alighieri in un terreno del Comunea. Fino al 1995 fu gestita dalla famiglia Cremonini, negli anni d’oro, da cui prese il nome di Circolo Tennis Cremonini. Con la soppressione dell’Azienda autonoma di soggiorno di Senigallia prima e dell’ente di promozione turistica poi, con un decreto del presidente della Regione del 1993 il complesso è stato intestato, limitatamente ai fabbricati, alla Regione Marche rimanendo al Comune il terreno. Ma nel 2019 il Comune, esercitando il diritto di prelazione al prezzo di 52mila euro, ha rilevato i fabbricati e adesso è intenzionato a pubblicare un bando per dare il circolo in gestione. Da tempo l’area è abbandonata. Negli anni precedenti si sono susseguite varie concessioni poi il maltempo del novembre 2013 ha distrutto il pallone pressostatico e nel maggio 2014 l’alluvione ha fatto il resto. Da allora l’impianto è rimasto chiuso, soggetto ad un progressivo decadimento.
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Corriere Adriatico