SENIGALLIA - Chiesto dalla procura il rinvio a giudizio per un 50enne marocchino, denunciato a settembre dalla moglie. L’udienza preliminare è stata fissata per...
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Oltre 150 si sono fermate. In via di risoluzione quindi la vicenda del marito ubriaco che picchiava la moglie. Ci sono situazioni in cui la giustizia riesce a dare risposte celeri ed è questo il caso. La moglie si è rivolta alla polizia nel mese di settembre, stanca di subire. In quella circostanza ha raccontato anni di soprusi. Il marito ha ricevuto subito un divieto di avvicinamento e adesso la giustizia farà il suo corso. Un caso di violenza domestica che ha avuto come protagonista un marito violento, con diversi pregiudizi che denotano un’indole particolarmente aggressiva.
L’uomo era solito ubriacarsi e picchiarla, colpendola con calci e pugni oppure con oggetti oltre ad offendendola con ogni tipo di epiteto.
L’ultimo episodio di violenza, come raccontato dalla donna, aveva visto il marito impugnare una pistola, tipo revolver, e puntarla contro di lei, minacciandola di usarla nei suoi confronti. L’aveva inoltre colpita nuovamente. Gli agenti hanno attivato il protocollo previsto per i casi di violenza sulle donne, fornendole tutte le informazioni previste e, per evitare pericoli per la sua incolumità, ha trovato alloggio presso la figlia, dove si trova ancora, in modo da evitare contatti con il marito. Nell’ambito degli accertamenti effettuati gli agenti hanno sequestrato presso l’abitazione una pistola al marito che però è risultata un’arma giocattolo. La moglie non era in grado di riconoscere se fosse vera o no. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico