Picchia la moglie e le punta una pistola, marocchino adesso rischia il processo

Picchia la moglie e le punta una pistola, marocchino adesso rischia il processo
Picchia la moglie e le punta una pistola, marocchino adesso rischia il processo
2 Minuti di Lettura
Martedì 26 Novembre 2019, 05:52 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 11:29

SENIGALLIA - Chiesto dalla procura il rinvio a giudizio per un 50enne marocchino, denunciato a settembre dalla moglie. L’udienza preliminare è stata fissata per febbraio e l’uomo rischia di finire a processo per le violenze, anche sessuali, fatte alla conserte, le minacce, le lesioni ed i maltrattamenti in famiglia. È uno dei dieci casi di violenza contro le donne trattato dal Commissariato nel 2019. Ieri il dirigente Agostino Maurizio Licari era presente in piazza Roma per fornire informazioni alle donne. 

LEGGI ANCHE:

Ricatto hard all'amico: gli chiede 20mila euro e manda foto con l'amante alla moglie

Ubriaco, picchia e minaccia la moglie poi le lancia l'urna con le ceneri della madre


Oltre 150 si sono fermate. In via di risoluzione quindi la vicenda del marito ubriaco che picchiava la moglie. Ci sono situazioni in cui la giustizia riesce a dare risposte celeri ed è questo il caso. La moglie si è rivolta alla polizia nel mese di settembre, stanca di subire. In quella circostanza ha raccontato anni di soprusi. Il marito ha ricevuto subito un divieto di avvicinamento e adesso la giustizia farà il suo corso. Un caso di violenza domestica che ha avuto come protagonista un marito violento, con diversi pregiudizi che denotano un’indole particolarmente aggressiva. 
L’uomo era solito ubriacarsi e picchiarla, colpendola con calci e pugni oppure con oggetti oltre ad offendendola con ogni tipo di epiteto.

L’ultimo episodio di violenza, come raccontato dalla donna, aveva visto il marito impugnare una pistola, tipo revolver, e puntarla contro di lei, minacciandola di usarla nei suoi confronti. L’aveva inoltre colpita nuovamente. Gli agenti hanno attivato il protocollo previsto per i casi di violenza sulle donne, fornendole tutte le informazioni previste e, per evitare pericoli per la sua incolumità, ha trovato alloggio presso la figlia, dove si trova ancora, in modo da evitare contatti con il marito. Nell’ambito degli accertamenti effettuati gli agenti hanno sequestrato presso l’abitazione una pistola al marito che però è risultata un’arma giocattolo. La moglie non era in grado di riconoscere se fosse vera o no.

© RIPRODUZIONE RISERVATA