Giardinaggio choc, perde quattro dita. Prodigio all’ospedale: intervento di 12 ore ma gliele riattaccano

Giardinaggio choc, perde quattro dita. Prodigio all’ospedale: intervento di 12 ore ma gliele riattaccano
SENIGALLIA - Fa lavori in giardino, subisce un grave infortunio e perde quattro dita della mano destra. Un grave incidente che ha però un lieto fine. Grazie alla...

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SENIGALLIA - Fa lavori in giardino, subisce un grave infortunio e perde quattro dita della mano destra. Un grave incidente che ha però un lieto fine. Grazie alla professionalità dei medici dell’ospedale di Torrette, l’uomo ha recuperato tutte le dita della mano gravemente ferita. E’ stato sottoposto ad un intervento durato quasi dodici ore. Un episodio che nasce dalla drammaticità di un incidente e si conclude con la straordinaria professionalità dei sanitari. Hanno effettuato un preciso lavoro di riallaccio di tutti gli elementi: nervi, tendini e vasi che erano stati tranciati. Il ferito indossava i guanti da giardinaggio e il macchinario elettrico che stava utilizzato, rimanendo impigliato al guanto, gli ha strappato le dita. Tutte tranne il mignolo. 


 
I vicini di casa sono accorsi e l’hanno sostenuto in attesa dei sanitari, confortandolo da un dolore indicibile, aggravato dal trauma di aver perso parte della mano destra. «Sono ancora ricoverato all’ospedale regionale di Torrette– racconta il ferito, Bruno Secchiaroli - e sento il dovere di segnalare un’eccellenza nel reparto di Microchirurga della mano diretto dal dottore Michele Riccio dove opera un’equipe preparata, competente e disponibile. L’intervento è stato molto complesso. E’ durato tutta la notte e oltre, quasi 12 ore in cui hanno ricostruito la mia mano destra distrutta durante un lavoro di giardinaggio». 

Tanta professionalità ha sorpreso anche lui che, nei momenti più drammatici, ha temuto il peggio. «Tutti gli operatori, anche specialisti di altre discipline, – prosegue nel racconto - si sono prodigati alla soluzione dei miei problemi di paziente complesso. Sono stato ben seguito e anche coccolato, cosa certamente gradita. Dal profondo del cuore ringrazio tutto il personale del reparto». Infine una speranza. «Mi auguro che questa eccellenza sia mantenuta al meglio – conclude - e di questo faccio appello al presente e al futuro governatore della nostra Regione».

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Corriere Adriatico