SENIGALLIA - Alcuni tossicodipendenti sorpresi a bucarsi nei giardini di via Copernico e della vicina via Tolomeo, poco distante da dove giocano i bambini: è accaduto...
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I primi ad arrivare sul posto sono stati i poliziotti. Hanno trovato solo le siringhe. Gli agenti hanno provveduto, con molto buon senso, a rimuoverle con tutte le precauzioni del caso senza attendere che arrivasse qualcuno dal Comune per effettuare il recupero come da prassi. Nei giardinetti del Ciarnin sono infatti presenti molte famiglie con bambini e non volevano correre il rischio che le siringhe restassero a terra, in attesa di chi di solito deve provvedere alla loro rimozione. Non potevano né loro né i vigili rimanere a controllare finché l’operazione non fosse conclusa e hanno pensato che sarebbe stato più rapido e sicuro per tutti toglierle direttamente.
La polizia ha poi comunicato ai vigili urbani che non era necessario l’intervento degli addetti perché avevano già provveduto loro. Nelle ultime settimane si sta assistendo ad una escalation di giovani che si iniettano eroina per strada come non accadeva da tempo. Quasi quotidiane sono le chiamate per la stazione ferroviaria, dove ormai hanno scelto il bagno, altri episodi si sono verificati nel parterre della Rocca oppure della ex pescheria del Foro Annonario e non sono mancate segnalazioni per siringhe usate a terra nel piazzale dell’ex Villa Torlonia e nella zona dello stadio.
La presenza fa indignare le famiglie quando le siringhe vengono lasciate a terra in luoghi frequentati dai bambini come accaduto venerdì al Ciarnin. Basterebbe che almeno provvedessero a buttarle, dopo averle chiuse con l’apposito cappuccio per evitare che l’ago possa pungere qualcuno, invece di abbandonarle a terra.
Un gesto di civiltà difficile aspettarsi da chi già sta buttando via la propria vita utilizzando l’eroina. Chi non ha rispetto della propria vita infatti raramente può averlo per gli altri. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico