Quattro medici della Marina Militare per dare ossigeno al Pronto soccorso

Quattro medici della Marina Militare per dare ossigeno al Pronto soccorso
SENIGALLIA - La Marina Militare in aiuto al Pronto soccorso, ha mandato ieri dei medici che potrebbero sostenere il reparto per alcuni giorni. In mattinata sono andati nel reparto...

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SENIGALLIA - La Marina Militare in aiuto al Pronto soccorso, ha mandato ieri dei medici che potrebbero sostenere il reparto per alcuni giorni. In mattinata sono andati nel reparto per parlare con il primario Gianfranco Maracchini e capire in che modo potrebbero essere d’aiuto prendendo servizio nei prossimi giorni. La procedura prevede prima un sopralluogo, che si è svolto appunto ieri mattina. Entro la fine della settimana arriverà la risposta. Dovrebbero essere quattro.

 

E’ questa la soluzione adottata in extremis dalla direzione dell’Area Vasta 2 in considerazione del fatto che non si trovano medici e soprattutto non se ne trovano disposti a lavorare al Pronto soccorso. 
Promessa mantenuta dal direttore Guidi, che aveva garantito al sindaco Olivetti una soluzione entro martedì. Non è una risposta definitiva ma qualcosa intanto si è mosso. Il personale medico della Marina Militare va in supporto alle strutture sanitarie in casi di massima emergenza com’è quella attuale. Sono rimasti cinque medici che da soli non riescono a coprire il doppio turno. Ne servirebbero almeno otto e l’ottavo ormai da tempo arriva nel turno notturno da altri reparti, tramite ordini di servizio. Per garantire riposi e ferie a pieno regime ne servirebbero tredici. Da venerdì con un medico positivo al Covid e un altro in congedo parentale sono diventati improvvisamente cinque. 


Il problema sta proprio nel fatto che non si trovano medici e quelli che ci sono appena trovano una sistemazione diversa lasciano il reparto. E’ già accaduto negli ultimi mesi e continua a succedere. Dal 1° marzo un altro medico terminerà la sua esperienza per intraprendere un altro percorso. «Ringrazio la Marina Militare che ha risposto alla richiesta del direttore Guidi – interviene il sindaco Massimo Olivetti –, spero che possa venire in ausilio perché la situazione è critica. Certo è che va trovata una soluzione definitiva in tempi rapidi ma sembra non si trovino medici d’urgenza». Se i medici militari decideranno di venire al Pronto soccorso sarà solo per un breve periodo, che dovrebbe servire all’Area Vasta 2 per trovare una risposta definitiva. Ulteriori ordini di servizio non sono sostenibili.

 

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Corriere Adriatico