Senigallia, all'ospedale per le botte del marito. Non denuncia: «Sono caduta»

Senigallia, all'ospedale per le botte del marito. Non denuncia: «Sono caduta»
SENIGALLIA - Picchiata dal marito, torna a casa ma poi lo lascia e si trasferisce dalla madre. Lo ama ancora però e non lo vuole denunciare. Si tratta di una situazione...

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SENIGALLIA - Picchiata dal marito, torna a casa ma poi lo lascia e si trasferisce dalla madre. Lo ama ancora però e non lo vuole denunciare. Si tratta di una situazione monitorata dalla polizia. Senza una formale querela anche gli agenti non possono intervenire. Ad informare la polizia è stato il personale del pronto soccorso a cui la donna nei giorni scorsi si è rivolta. Non era la prima volta che il marito la picchiava. Ha sempre subito. In silenzio. È il suo carattere, credeva lei. Per questo l’ha sempre perdonato accettando schiaffi e spintoni, che facevano parte della routine quotidiana. Finchè ha esagerato. Le percosse sono state più violente, provocandole grossi lividi e ferite sanguinanti. A quel punto è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso. Ha cercato di spiegare che era caduta. Che si era fatta male da sola inavvertitamente. I sanitari però non le hanno creduto.

 
Sanno bene che tipo di ferita può provocare una caduta e quelle che stavano medicando non lo erano di certo. Alla fine ha ceduto. Ha raccontato di aver fatto arrabbiare il marito. Quasi prendendosi la responsabilità dell’accaduto. Come se quelle botte se le fosse meritate. Pensava che il suo sfogo sarebbe rimasto nella medicheria. Invece, uscita dal pronto soccorso, nel giro di poco la polizia si è messa in contatto con lei. La rete attiva in città contro la violenza sulle donne prevede che episodi di maltrattamenti vengano subito segnalati alle forze dell’ordine e così è stato. La donna ha riferito agli agenti che andava tutto bene e che sarebbe rimasta a casa sua. Poi però le raccomandazioni della squadra del Commissariato, specializzata contro la violenza sulle donne, deve averla fatta riflettere. Per la prima volta ha temuto per la propria incolumità. Ha smesso di colpevolizzarsi. Di credere che, se il marito la picchiava, la colpa era sua perché non si era comportata bene o lo aveva deluso.

Nei giorni scorsi ha informato la polizia di un primo passo. Ha fatto le valigie e si è trasferita a casa della madre. Ancora non se la sentiva di denunciarlo. Nonostante tutto amava il marito. Però, su consiglio degli agenti, si è allontanata da lui. Il comportamento del marito verrà monitorato in questo periodo di allontanamento. Per il Commissariato ordinaria amministrazione. Spesso le donne sono reticenti nel denunciare. Lo aveva riferito il dirigente in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Da gennaio in 15 hanno trovato il coraggio di denunciare, qualcuna addirittura ha ritirato la querela, pentita o impietosita, è c’è anche chi non se la sente di denunciare la persona amata soprattutto se ci sono dei minori di mezzo. Per una madre infatti a volte è difficile denunciare il padre dei propri figli. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico