Senigallia, soste hot: multa notificata a casa del cliente della prostituta

Senigallia, soste hot: multa notificata a casa del cliente della prostituta
SENIGALLA - Secondo cliente delle squillo a ricevere per posta la multa a casa, dopo il primo caso del novembre 2018. Presso la residenza è arrivata un’ordinanza di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SENIGALLA - Secondo cliente delle squillo a ricevere per posta la multa a casa, dopo il primo caso del novembre 2018. Presso la residenza è arrivata un’ordinanza di ingiunzione, in cui viene sollecitato il pagamento del verbale e dove viene citata la violazione al regolamento di polizia urbana, che vieta di contrattare prestazioni sessuali sulla pubblica via. Si tratta di multe che non sono state pagate entro i termini di legge. La polizia locale ha fino a cinque anni di tempo per emanare l’ordinanza di ingiunzione. Una modalità ormai a pieno regime, che ha contribuito al ridimensionamento del fenomeno. 


Riviera passata al setaccio: arriva la multa per la lucciola e il cliente

Dal luglio 2013, quando è entrato in vigore il divieto, sono state 108 le multe a carico di clienti e prostitute. Rispettivamente 40 e 68. Molte ancora non sono state pagate. In tre casi, da parte dei clienti, il mancato pagamento è dovuto al fatto che siano state contestate tramite un ricorso. La modalità di riscossione è quella che prevede la legge. Se nemmeno l’ordinanza servirà, la multa finirà in una cartella esattoriale per il successivo recupero crediti e da quel momento scatteranno gli interessi. 
  

È il caso del primo cliente che ancora non ha saldato il conto, nonostante il sollecito. «Sono trascorsi sei anni dai provvedimenti adottati e sono molto soddisfatto per i risultati raggiunti – spiega il sindaco Mangialardi -, intanto per il grande lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dai nostri vigili per far rispettare i divieti. Il fenomeno, come evidente per tutti, si è molto ridimensionato. Certo non è scomparso ma questo era prevedibile». In passato la gente lamentava le squillo sotto casa e una schiera di passeggiatrici sui marciapiedi della Statale. Poi nel regolamento di polizia urbana nel luglio 2013 è stato inserito il divieto di contrattare prestazioni sessuali in strada, pena una multa da 400 euro, e di esercitare il meretricio in luogo pubblico, sanzionato con 50 euro. «I controlli costanti hanno rappresentato un importante deterrente» – ricorda il primo cittadino. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico