SENIGALLIA - Pendolare per amore. Tutti i weekend lascia Senigallia per raggiungere Lodi dove vive la sua dolce metà. Nulla la ferma, nemmeno l’Atassia di Friedreich...
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Nonostante i limiti che la malattia le impone, ha una vita normale. Un lavoro, un amore ed è molto attiva sui social dove lancia appelli per sostenere la ricerca. «Ho lavorato all’ufficio informazioni dell’Aeroporto di Falconara – racconta - ho avuto diverse mansioni e ora sono al marketing come responsabile dei social». L’Atassia di Friedreich è causata da un’anomalia genetica degenerativa. Continua ad avanzare ma Morena non sta certo ferma ad aspettare che peggiori. «In attesa di una cura resisto e insisto. Sembra un controsenso ma con la mia malattia sono sempre di corsa. Dal lunedì al venerdì organizzo assistenti, lavoro, dottori poi scappo dal mio grande amore a Lodi. Sono 15 anni che stiamo insieme. È Paolo che mi dà forza e mi incoraggia in ogni cosa che faccio. Ovvio che anche i miei fratelli sono importanti, una parte di me». Lui non riesce a trasferirsi per via del lavoro, che spesso lo porta all’estero. Lei potrebbe, rinunciando all’autonomia che con fatica ha conquistato. «Ad essere sincera vorrei tanto trasferirmi da Paolo ma ci tengo a mantenere quel minimo di indipendenza che riesco a costruirmi – spiega -. Il venerdì mio fratello mi accompagna alla stazione ferroviaria di Ancona perché a Senigallia non c’è il servizio di assistenza disabili. Poi il lunedì mattina Paolo mi porta in stazione a Lodi e va al lavoro». Una vita in carrozzina con la valigia sempre pronta. Dentro anche un sogno: una cura per fermare il male che avanza. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico