Senigallia, maxi schianto con feriti causato dal tir fermo sull'autostrada A14: condannato il camionista

Senigallia, maxi schianto con feriti causato dal tir fermo sull'autostrada A14: condannato il camionista
SENIGALLIA - L’impatto era stato tremendo, tra i caselli di Senigallia e Montemarciano, in direzione sud, tanto da fare almeno cinque feriti, di cui due in gravissime...

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SENIGALLIA - L’impatto era stato tremendo, tra i caselli di Senigallia e Montemarciano, in direzione sud, tanto da fare almeno cinque feriti, di cui due in gravissime condizioni portati all’ospedale di Torrette. Stando alla procura, a provocare l’incidente - con il coinvolgimento di due auto e un furgone - sarebbe stato il Tir condotto da un pugliese di 50 anni, finito a giudizio per lesioni stradali. 

 

La pena

Il giudice Carlo Cimini lo ha condannato a dieci mesi di reclusione, pena sospesa. Gli è stata anche applicata una misura accessoria: la sospensione della patente per otto mesi. Il maxi schianto risale al pomeriggio del 12 dicembre del 2017. A rimanere feriti in maniera più grave erano stati due fratelli, entrambi giovani imprenditori originari di Porto Sant’Elpidio e parti civili al processo incardinato contro il camionista. Uno dei due, dopo lo schianto contro il Tir, era addirittura stato catapultato fuori dalla vettura, un’Opel Zafira che procedeva verso sud. In quell’auto, oltre ai fratelli, c’era un loro dipendente, anche lui rimasto ferito, ma in maniera meno seria. Tutti e tre stavano tornando nel Fermano. Durante il tragitto la loro Opel si era scontrata in maniera violenta contro il Tir, che stava procedendo verso sud.

Il perché


Ma perché quello schianto? Stando a quanto ricostruito dalla procura, il camion - anche a causa della velocità non adeguata - aveva perso aderenza, impattando contro lo spartitraffico esistente tra le due carreggiate e, infine, mettendosi di traverso lungo l’A14. Con il mezzo fermo, che occupava buona parte delle corsie, c’era stato il primo impatto: l’Opel Zafira non aveva fatto in tempo a frenare. La stessa Zafira era stata a sua volta tamponata da una Renault Clio su cui viaggiava una donna, anche lei ferita. Nell’incidente era rimasto coinvolto anche un furgone. C’era stato un maxi dispiegamento di soccorsi, con la priorità data ai due imprenditori, finiti a Torrette. 

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Corriere Adriatico