OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
SENIGALLIA - Un ragazzo su tre è positivo al Covid tra quelli che si sono ammalati dopo la serata in discoteca, molti di più però sono i negativi. Non è Covid e non è nemmeno legionella, in quest’ultimo caso sono risultati tutti negativi. Resta ancora un mistero l’epidemia che si è scatenata tra decine di ragazzi che la sera di lunedì scorso hanno partecipato alla festa di Carnevale del Megà. Discoteca che ieri sera era regolarmente aperta. L’Asur smentisce che ci siano ragazzi ricoverati in ospedale per legionella.
Alla giornata di ieri, nonostante i numerosi test effettuati per individuare il batterio, tutti sono risultati negativi.
Il Dipartimento di prevenzione di concerto con il Distretto sanitario sta proseguendo le indagini per capire cosa di così potente e rapido possa essersi diffuso tra i giovani presenti alla festa. I sintomi, a parte una febbre molto alta e quindi preoccupante, non sono gravi. Alcuni stanno già meglio. Il sindaco Olivetti non ha emanato ordinanze proprio perché non sono stati riscontrati problemi nella discoteca che resta regolarmente aperta. I genitori giustamente si chiedono cosa sia accaduto e vogliono risposte. L’Asur, che subito si è attivata, sta andando avanti per dare loro una spiegazione a qualcosa che ancora resta inspiegabile.
In città sta circolando anche un virus influenzale e ci sono altre persone che sono a letto con febbre molto alta, pur non essendo state in discoteca. Tra questi anche un bimbo di tre anni. Non è quindi escluso che, come sostengono i titolari del Megà, possa essersi trattato davvero di una forma di influenza diffusa da un gruppo di giovani, uscito nell’area esterna in maniche corte, dopo aver sudato, e poi tornato a casa senza nemmeno indossare il giaccone nonostante le temperature molto basse. Molti altri si sono ammalati ieri e il numero, su cui non c’è ufficialità, cresce.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico