Ankara, famiglia di Senigallia sfiorata dall’attentato: «Stiamo bene, rientriamo martedì»

Ankara, famiglia di Senigallia sfiorata dall’attentato: «Stiamo bene, rientriamo martedì»
SENIGALLIA - C’era anche la famiglia Camerlengo di Senigallia ieri ad Ankara, in Turchia, dove il professore Nicola Camerlengo, storico delle religioni, accompagnato dal...

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SENIGALLIA - C’era anche la famiglia Camerlengo di Senigallia ieri ad Ankara, in Turchia, dove il professore Nicola Camerlengo, storico delle religioni, accompagnato dal padre Marcello e dalla madre Anna Maria Ferrone, ex docente del Conservatorio Rossini di Pesaro, ha tenuto un discorso nell’ambito di una conferenza internazionale organizzata dal governo turco. 

Lui e i genitori stanno bene. «Siamo venuti ad Ankara perché Nicola è stato chiamato a partecipare alla prima conferenza internazionale di studi religiosi, in occasione del centenario della Repubblica turca – racconta il padre Marcello Camerlengo -, ha fatto il suo intervento alla conferenza che è finita sabato. Già quel giorno c’era una sorta di allarme poi stamattina (ieri ndr) c’è stato l’attentato. Abbiamo visto un grande movimento di polizia, che controllava tutti gli incroci stradali».

Sabato erano nella zona dove ieri c’è stato l’attacco, perché la conferenza si è svolta nella sede universitaria vicina al ministero dell’interno. Ieri mattina invece erano andati alla messa a circa seicento metri di distanza dal luogo dell’attentato. 
«La chiesa cattolica era presidiata dalla polizia – aggiunge - quando succede qualcosa ci hanno spiegato che tutti i punti sensibili, dove c’è un rischio, vengono monitorati. L’atmosfera adesso è normale ma qui sembra quasi siano abituati a tutto questo. Noi rientreremo martedì come da programma».
 

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Corriere Adriatico