SENIGALLIA - Arriverà il 9 luglio in città il professore Vittorio Sgarbi, per ufficializzare la sua candidatura con Forza Italia nella coalizione di centrodestra....
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Riguardo alla sua presenza aggiunge: «Il consigliere forse non conosce bene le norme, l’assessore alla Cultura non deve essere presente tutti i giorni, non è la delega al personale. Basta che lavori per garantire un’offerta culturale all’altezza di Senigallia, una città bellissima che ha molto da offrire, creando dei collegamenti con il mondo, facendo arrivare la gente per visitare le mostre e la città». Per il professore quindi non bisogna soffermarsi sulla quantità del tempo dedicato ma sulla qualità del prodotto. Una scelta simile l’aveva fatta anche l’ex sindaco Angeloni, scegliendo l’architetto Massimo Colocci che si divideva tra Senigallia e Roma. Sgarbi ha deciso di non arrivare da esterno, chiamato solo in caso di vittoria per il centrodestra ma di candidarsi in consiglio, raccogliendo voti per la coalizione. Vuole quindi ricambiare l’opportunità. Ha già qualche idea nel caso in cui dovesse diventare assessore. «Terrei la Rotonda sempre aperta con l’arte contemporanea che in quel contesto si inserisce bene – anticipa – poi mi piacerebbe portare la mostra di Banksy».
Il writer inglese famoso in tutto il mondo ha sempre richiamato un pubblico numeroso. Insomma il critico d’arte metterà a disposizione della città, qualora il centrodestra dovesse vincere, le sue competenze. L’obiettivo è portare gente per riempire gli alberghi, destagionalizzare il turismo creando eventi in ogni periodo dell’anno e quindi lavoro per l’indotto. Entrerà nella lista di Forza Italia dove verrà inserito il suo nome, come già era accaduto con le elezioni ad Urbino. La stessa formula quindi che, nel caso di Urbino, era risultata vincente. Nel caso in cui dovesse perdere non diventerà consigliere comunale di opposizione perché la carica elettiva, diversamente dall’assessore su nomina del sindaco, è incompatibile con altri incarichi che già ricopre. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico