Il Megà resta chiuso, la rabbia dei titolari: «Non sappiamo che fare»

Il Megà resta chiuso, la rabbia dei titolari: «Non sappiamo che fare»
SENIGALLIA -  Il Megà resta chiuso. Ieri la commissione comunale di vigilanza e pubblico spettacolo è tornata nella discoteca di Bettolelle dove ha trovato...

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SENIGALLIA -  Il Megà resta chiuso. Ieri la commissione comunale di vigilanza e pubblico spettacolo è tornata nella discoteca di Bettolelle dove ha trovato altri aspetti che non hanno convinto. «Siamo dispiaciuti e disperati – dichiara il titolare Gabriele Tombari – avevamo ottemperato alle 52 prescrizioni che ci aveva fatto la precedente commissione, i componenti sono cambiati e hanno messo in discussione aspetti che l’altra volta non rappresentavano un problema. Abbiamo quindi altre prescrizioni”. Per due settimane avevano lavorato, spendendo circa 80.000 euro ma non è bastato. Tra le nuove richieste anche i certificati per garantire i materiali delle tende, dei divani e delle tovaglie. Anche dei ganci per tenere le porte delle uscite di sicurezza attaccate alle pareti in caso di emergenza.


 

«In 45 anni di attività non abbiamo mai avuto problemi – prosegue – e abbiamo sempre ottenuto il via libera delle 15 commissioni di sicurezza. Adesso non ne usciamo fuori. Se ci fossero stati dei problemi legati alla sicurezza saremmo stati i primi a chiudere, non avremmo mai messo in pericolo l’incolumità dei clienti e del personale. Ogni volta ci vengono contestati aspetti marginali a cui potremmo provvedere restando aperti ma non ci viene consentito di lavorare. Ci sono famiglie a casa senza lavoro».

È quasi un mese che la discoteca è chiusa e ci vorranno altri giorni per sistemare ciò che ieri non andava, senza alcuna garanzia che poi possa bastare. Nessuno si assume la responsabilità di firmare se ha anche solo dei minimi dubbi che poi si concretizzano in prescrizioni. La paura dell’imprenditore è che se ogni volta cambiano i componenti, i nuovi possano trovare aspetti che chi li ha preceduti non ha notato, senza che se ne esca mai fuori. Intanto il verdetto di ieri è stato di nuovo negativo. Altra bocciatura e ancora lavori da eseguire prima di poter affrontare un altro sopralluogo. Forse il definitivo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico