Croce Rossa in lutto, addio al volontario Marco Simonetti: si è arreso alla malattia a 56 anni

Croce Rossa in lutto, addio al volontario Marco Simonetti: si è arreso alla malattia a 56 anni
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SENIGALLIA  - Lutto in città per la scomparsa di Marco Simonetti. Aveva 56 anni. Originario di San Silvestro, viveva a Cesano. Era molto conosciuto in città per essere stato un volontario della Croce rossa italiana, finchè la salute gliel’ha permesso. Da circa dieci anni lottava contro una grave malattia che ha sempre affrontato con determinazione, continuando a vivere normalmente senza permetterle di prendere il sopravvento sulla sua quotidianità.

 

Fino a domenica quando l’ha strappandolo via dalla sua famiglia e dai numerosi amici. I familiari sono rimasti colpiti dall’affetto ricevuto da quanti hanno conosciuto Marco Simonetti. Davvero in tanti hanno fatto visita alla camera ardente, allestita presso la casa funeraria Ofr di via dell’Artigianato a Borgo Bicchia. Marco Simonetti era un artigianato. Ha iniziato a lavorare come carpentiere, lavoro che poi ha dovuto abbandonare con la crisi dell’edilizia. Non si è però perso d’animo e subito ha saputo reinventarsi iniziando a lavorare il ferro. Con il suo furgone andava ovunque lo chiamassero. Ha continuato a lavorare fino a venti giorni fa. In questi lunghi anni di alti e bassi con la malattia, che ogni tanto gli poneva davanti un nuovo ostacolo da superare, ha sempre affrontato tutto. Addirittura quando terminava la chemioterapia saliva sul furgone perché c’era del lavoro da svolgere. Davvero un grande lavoratore.

Tutti lo ricordano come un buono e proprio questa sua bontà d’animo l’aveva manifestata anche come volontario della Cri. Come hobby invece aveva quello della caccia al cinghiale. In tanti anni non si è mai lamentato per il calvario che ha dovuto affrontare. Accanto a lui gli angeli dell’Associazione oncologica senigalliese, l’equipe del dottor Danilo Massidda con i tre infermieri che gli sono stati sempre vicini. I funerali oggi si terranno alle 15 presso la chiesa della Cesanella. Quella di Cesano non sarebbe stata sufficiente ad accogliere tutti.

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Corriere Adriatico