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SENIGALLIA - Coppia rapinata e minacciata con un coltello sabato sera al Parco della Pace. La donna è stata scaraventata a terra, rimanendo lievemente ferita, dal bandito che è poi scappato con la sua borsa, nonostante il marito avesse cercato di fermarlo. Sono stati i figli ieri a voler rendere noto il grave fatto che, a loro avviso, non poteva essere taciuto. C’è voluto qualche giorno per metabolizzare l’accaduto e decidere di coinvolgere la cittadinanza per chiederne la collaborazione.
La ricostruzione
Il giovane rapinatore è ancora in giro e vogliono che venga fermato. Marito e moglie, 78 anni lui, 68 lei, stavano rientrando a casa, tranquilli come sempre. «Stavano camminando nel passaggio principale interno al parco – racconta la figlia, che chiede di mantenere l’anonimato per tutelarli, essendo ancora sconvolti – era circa le 22.30.
Sul posto è subito arrivata una volante del Commissariato, di supporto i carabinieri e un’ambulanza. «Sono andati entrambi al Pronto soccorso dove li hanno tenuti fino alle 3 di notte – prosegue la figlia –, mio padre poi è andato in Commissariato per sporgere denuncia. Era importante farlo sapere perché questa persona è ancora là fuori, potrebbe rifarlo. Adesso almeno saprà che tutti ne sono a conoscenza. È importante fermarlo. Se qualcuno dovesse averlo notato o dovesse avere una telecamera nei paraggi, è pregato di rivolgersi alla polizia».
La descrizione
Le vittime della rapina ricordano un ragazzo giovane, molto magro, alto circa 1 metro e 70 centimetri, di carnagione scura. Suppongono di origini africane. Indossava un cappello con visiera e una felpa con il cappuccio tirato su, sopra il berretto. Il parco della Pace, che i senigalliesi chiamano la Montagnola, è il più grande della città. È vicino allo stadio, tra il centro storico e il quartiere residenziale del Vivere Verde. Non una zona di periferia. «L’evento è stato drammatico e del tutto inusuale in una cittadina come Senigallia - aggiunge il figlio - come confermato dalla polizia, intervenuta prontamente sul luogo insieme a un’ambulanza. Mia madre è stata tenuta in ostaggio sotto la minaccia di un coltello, scena da film americano». Il commissariato conferma l’accaduto, compreso il coltello brandito ma non puntato addosso.
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Corriere Adriatico