Cesano, ritorna l’incubo del piromane: battaglia contro il fuoco di quattro ore a ridosso delle sponde del fiume dietro la vecchia cava

I vigili del fuoco sul luogo del rogo
SENIGALLIA - Torna l’incubo del piromane nel canneto di Cesano dove ieri pomeriggio i vigili del fuoco hanno lavorato per quasi quattro ore per spegnere le fiamme. Il...

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SENIGALLIA - Torna l’incubo del piromane nel canneto di Cesano dove ieri pomeriggio i vigili del fuoco hanno lavorato per quasi quattro ore per spegnere le fiamme. Il sospetto è che sia doloso. Verso le 15.30 i vigili del fuoco sono stati chiamati per le fiamme a ridosso delle sponde del fiume dietro la vecchia cava, raggiungibile da Strada della Bruciata.

 

Il fumo era visibile anche dalla sponda opposta del fiume nel territorio di Marotta. Di supporto alla squadra di Senigallia sono arrivati i colleghi di Ancona e di Arcevia con mezzi 4X4. Tutto si è risolto senza gravi conseguenze con il rientro alla sede lungo l’Arceviese poco prima delle 20. Un’ampia area è stata divorata dal fuoco e la mente è tornata subito ai precedenti roghi dolosi. Periodicamente ne avvengono in quel tratto. I più estesi erano stati a marzo del 2021 poi però se ne erano verificati altri di minori proporzioni ma sempre con il sospetto che qualcuno li avesse appiccati. I pompieri ieri non hanno trovato inneschi.

Tutto è andato distrutto tra le fiamme ma la vegetazione non poteva prendere fuoco da sola e un mozzicone di sigaretta, difficilmente, avrebbe provocato un rogo di così vaste dimensioni in poco tempo. I dubbi che sia stato appiccato, come accaduto in precedenza, sono molti. In passato il responsabile o i responsabili non sono stati individuati. Impegnativo ma sembra accidentale, invece, l’incendio avvenuto il pomeriggio precedente in via Piaggiolino a Monterado di Trecastelli. E’ divampato su un carrello che stava trasportando numerose balle di fieno. Subito sono stati chiamati i vigili del fuoco. Per velocizzare le fasi di spegnimento il materiale è stato rovesciato sulla strada, che è stata chiusa. Di supporto sono arrivate le squadre di Arcevia e Fano.

Verso le 20 il turno montante di Senigallia ha raggiunto il luogo interessato dal rogo per dare il cambio all’altra squadra. I vigili del fuoco hanno lavorato fino a mezzanotte per assicurarsi che tutto fosse spento senza il rischio che potesse riattivarsi un nuovo rogo. Un lavoro certosino che è stato effettuato con l’aiuto dei fari di cui i mezzi sono dotati, per illuminare la zona interessata perché, nel frattempo, si era fatto buio.

 

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Corriere Adriatico