SENIGALLIA - Esercente del centro storico nel mirino dell’ispettorato del lavoro dopo la segnalazione per un annuncio, ritenuto sessista e denigratorio nei confronti della...
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È apparso su un sito online ed è finito all’attenzione della consigliera perché ci sono donne che, pur avendo esperienza, si vedono scartare per non avere un fisico longilineo e un aspetto sufficientemente piacevole. Doti affatto indispensabili per servire ad un tavolo. Una cameriera può essere anche bella ma se poi fa cadere le pietanze addosso ai clienti? Sarebbe meglio meno affascinante ma aggraziata nei movimenti e soprattutto cordiale. L’annuncio inoltre, nel fare esplicito riferimento ad una donna, è discriminatorio perché non rispetta il diritto della pari opportunità. «L’Italia è il fanalino di coda in Europa sulla parità di genere – commenta Pina Ferraro Fazio, consigliera provinciale di Parità -. Mentre ancora si cerca di capire cosa bisogna fare per rimuovere ogni discriminazione di genere nei confronti delle donne, come intervenire per modificare una cultura che le vede troppo lontane da pari opportunità e diritti, ecco che l’ennesimo attacco è dietro l’angolo: ancora annunci di lavoro discriminatori. Per fortuna esistono normative, strumenti e organismi di tutela che si occupano di contrasto ad ogni forma di discriminazione di genere all’interno del mercato del lavoro». La consigliera di Parità è un pubblico ufficiale e ha il ruolo istituzionale di intervenire per garantire il rispetto del principio di non discriminazione e la promozione di pari opportunità per donne e uomini nel lavoro.
La legge vieta di cercare personale di un solo sesso. In questo caso il discriminato è l’uomo ma lo è anche la donna oggetto. Quindi ce n’è per tutti. «La foto nei curriculum è una prassi tutta italiana – spiega la consigliera -. In altri paesi nemmeno il sesso si scrive, solo le competenze, gli studi e gli obiettivi. Invito chiunque dovesse imbattersi in simili annunci a segnalarmeli alla email P.ferraro@provincia.ancona.it». Sbirciando tra le offerte di lavoro pubblicate nei vari siti, per la stagione estiva, si nota come ci sia molta disparità. Ci sono attività che come bariste o cameriere vogliono solo ragazze di bella presenza, chi cerca un cuoco oppure un receptionist che sia uomo.
«Purtroppo questo annuncio – interviene Ilaria Ramazzotti, assessore alle Pari opportunità in merito all’esercente che cerca una cameriera e vuole fare una preselezione con le fotografie –, è una triste immagine della nostra realtà dove ancora la parità è solo una prospettiva. In Italia le donne sono 1.000 su 8.000 sindaci, 5 contro 13 ministri, in magistratura 119 contro 315 uomini e la pensione è il 37% in meno di quella dell’uomo. Alla faccia della parità. Ecco perché in Italia il potere non è donna ma la si disegna come unico genere: la cameriera. Un bell’oggetto, cercata per mansioni umili e poco pagate». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico