SENIGALLIA - Il mare invaso dalle meduse e i bambini si divertono a cacciarle, sotterrarle o semplicemente tirarle fuori dall’acqua per farle morire sulla battigia. Non sono...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La caccia alle meduse alimenta la discussione
Le discussioni sono sorte tra chi non voleva che venissero portate fuori dal mare e i genitori dei bambini che invece le stavano cacciando con il loro consenso. Padri e madri che, il più delle volte, immortalavano con il telefono l’impresa dei figli. In questi giorni è presente soprattutto la medusa Cassiopea, più grande di quelle tradizionali, e anche meno urticante. Per questo motivo anche i bambini hanno potuto prenderle senza problemi, utilizzando però i secchielli senza toccarle, aiutati dai genitori. Gli esperti consigliano comunque di evitare contatti seppure i corti tentacoli non siano eccessivamente fastidiosi entrando in contatto con la pelle. La medusa Cassiopea è una specie tipica del Mar Mediterraneo che ogni tanto viene avvistata anche nell’Adriatico. Sulla spiaggia di Marina di Montemarciano invece la gente in acqua si è ritrovata a fare il bagno ieri mattina con la carcassa di una grande tartaruga. L’animale era già in stato di decomposizione, morto quindi in mare e portato verso la costa dalla corrente. Forse raggiunto dall’elica di qualche imbarcazione. In parte era mutilato e presentava delle lesioni. “Ho visto che qualcosa stava galleggiando in acqua – racconta Christian Cavina, bagnino di salvataggio – così sono andato a controllare ed era una tartaruga, purtroppo già morta e anche in pessime condizioni. Con il pattino l’ho riportata a riva in attesa della Capitaneria di porto che ho nel frattempo avvisato”. Il suo recupero ha suscitato curiosità tra i passanti, rattristati per la triste fine della tartaruga marina. Questa volta, diversamente dal solito, non spiaggiata, ma recuperata già morta in mare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico