Senigallia, blitz nei negozi di cannabis light: prodotti sequestrati per testarli

Senigallia, blitz nei negozi di cannabis light: prodotti sequestrati per testarli
SENIGALLIA - Blitz della polizia nei due negozi di cannabis light, dove sono stati prelevati quasi 50 campioni di prodotti. Verranno analizzati per verificare se la percentuale...

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SENIGALLIA - Blitz della polizia nei due negozi di cannabis light, dove sono stati prelevati quasi 50 campioni di prodotti. Verranno analizzati per verificare se la percentuale del principio attivo sia quella indicata nelle confezioni, prevista dalla legge per la vendita.


Il Tribunale restituisce i prodotti. Cannabis light, sorridono gli shop

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Ancona in collaborazione con il Commissariato di Senigallia, sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Ancona che nei prossimi giorni nominerà un perito. Il consulente tecnico riceverà l’incarico di analizzare i campioni prelevati. Anche gli esercizi commerciali della spiaggia di velluto sono finiti nel mirino della Squadra Mobile che sta conducendo un’indagine sulla vendita della cannabis light.
 

A livello provinciale sono stati sette i negozi monitorati ed un prelievo è stato effettuato anche in un distributore automatico di Ancona. L’attenzione degli inquirenti si è concentrata quindi a Senigallia, dove sono presenti due attività: una in centro storico, in piazza Roma, l’altra in una traversa del lungomare Alighieri, in via Abruzzi. Altre due attività sono state controllate ad Osimo ed una rispettivamente ad Ancona, Loreto ed Offagna. Per ogni esercizio commerciale sono stati prelevati una media di cinquanta campioni da analizzare. Uno per ogni prodotto posto in vendita. Gli esercenti si sono messi a disposizione della polizia, certi di non aver infranto la legge perché è il produttore che certifica la presenza del principio attivo. Gli inquirenti vogliono però verificarlo tramite un’analisi. Da mesi la cannabis light è oggetto di particolare attenzione da parte degli organi inquirenti. Finora si erano concentrati in particolare sul capoluogo dorico. Adesso in una nuova fase, che ha portato ad avviare ulteriori indagini, il monitoraggio è stato esteso su scala provinciale partendo da Senigallia per poi raggiungere altri comuni della zona. Al centro del contendere le capacità psicotrope dei derivati della cannabis sativa al centro di sequestri, dissequestri, corsi e ricorsi. L’ultimo in ordine di tempo ad esprimersi in merito è stato nelle scorse settimane il Tribunale del Riesame di Ancona, secondo il quale vendere prodotti che hanno un livello di thc (principio attivo Tetraidrocannabinolo, ndr) inferiore allo 0,5% non costituisce reato. Il nuovo filone di indagini è volto ora a verificare, tramite le analisi tossicologiche che verranno effettuate nei campioni, che questo livello venga davvero rispettato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico