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SENIGALLIA - Fioccano le multe per i ciclisti su Corso 2 Giugno dove i vigili urbani, chiamati anche dal sindaco, sono passati dall’invito a scendere dalla sella alle sanzioni. «E’ una situazione intollerabile – spiega il sindaco Massimo Olivetti, che ha rischiato di essere travolto –, non solo viene ignorato il divieto ma spesso le biciclette vanno forte e l’altro giorno a momenti buttavano giù anche me».
La testimonianza
Il primo cittadino, che si è scansato in tempo, ha testato di persona la pericolosità delle biciclette lungo il Corso 2 Giugno che, in questo mese di agosto, è pieno di pedoni in qualsiasi momento della giornata.
Lo scenario
Molti l’hanno sempre ignorato ma un conto è una bicicletta che transita a febbraio, un altro sono venti velocipedi che attraversano il Corso gremito di gente in agosto. Lo scenario cambia e con esso la pericolosità. Se in inverno episodi sporadici si tollerano, in estate l’assalto dei ciclisti sul Corso diventa un problema. Per alcune giornate la polizia locale è stata presente per ricordare, soprattutto ai turisti, la presenza del divieto. I senigalliesi ormai lo conoscono bene. Gli agenti a metà Corso hanno chiesto di scendere dalla sella a chi stava pedalando e alle estremità hanno invitato a non entrare in bicicletta, quanti stavano sopraggiungendo intenti a proseguire pure in loro presenza. Da una settimana però sono passati alla tolleranza zero iniziando a multare chi viene sorpreso a pedalare. Molti ciclisti da alcuni giorni hanno preso la buona abitudine di portare a mano la bici e salire in sella terminato il Corso, altri purtroppo proseguono imperterriti e a velocità sostenuta. Se un pedone fa notare che è vietato, proseguono dritti infastiditi, rispondendo male.
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Corriere Adriatico