La frazione di Cabernardi in lacrime per la scomparsa di don Dario Marcucci: era il paladino della miniera

La frazione di Cabernardi in lacrime per la scomparsa di don Dario Marcucci: era il paladino della miniera
SASSOFERRATO - Cabernardi, frazione di Sassoferrato, piange il suo “Don”. Martedì si è spento don Dario Marcucci, lo storico parroco che, per quasi mezzo...

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SASSOFERRATO - Cabernardi, frazione di Sassoferrato, piange il suo “Don”. Martedì si è spento don Dario Marcucci, lo storico parroco che, per quasi mezzo secolo, sfidò tutti a difesa dell’identità, delle idee e della gente della sua parrocchia di Santa Maria delle Spinelle.

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In sodalizio con l’amico di sempre Giuseppe Paroli, riuscì a mettere a sistema la sua passione per la miniera di zolfo e a trasformare una febbrile ricerca di oggetti e di foto in un museo alla base del recupero del Parco archeoindustriale turistico-culturale della miniera di Cabernardi, oggi perno del Parco dello Zolfo delle Marche e dell’Emilia Romagna. Nato a Corinaldo nel 1938, ordinato prete nel 1965, fu quasi subito parroco delle comunità sparse nelle campagne di Sassoferrato al confine con il Pesarese. Guidò Monterosso, la Castagna e in particolare la parrocchia di Cabernardi dove, da figlio di un ex minatore, prese a cuore la sorte del paese svuotato della sua gente. La Montecatini trasferì gran parte dei lavoratori in altre miniere.

Nella sua casa parrocchiale, di fianco alla chiesa, ospitava i suoi anziani genitori e come prete di campagna era audace ed invadente nei suoi giudizi, proprio perché consapevole di essere un punto di riferimento. Ricco di spirito, eternamente giovane di mente, fece da spalla “morale” ad un’infinità di iniziative. È anche merito suo se il Palio della miniera di zolfo di Cabernardi, oggi, è una felice tradizione. 

 

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Corriere Adriatico