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ANCONA - L'incubo di molti: il telefono che ti avvisa di pagamenti effettuati con la tua carta quando tu non la stai usando.È accaduto ieri ad Ancona. Per questo è stato arrestato e sottoposto a custodia cautelare in carcere un uomo per indebito utilizzo di carte di pagamento, lesioni e ricettazione. La Squadra Volante della Questura di Ancona è intervenuta dopo la segnalazione di un uomo che sul proprio telefono cellullare vedeva arrivare svariati messaggi inerenti a transazioni da 20 euro con la propria carta Postepay, effettuati indebitamente, da un rivenditore di via Torresi. Sul posto c'erano due uomini che discutevano. Riportata la situazione alla calma, la polizia ha provveduto a identificare le due parti, il richiedente aiuto, e un uomo di origini tunisine di 40 anni. Il racconto: l'uomo aveva notato il tunisino che stava agendo sul distributore automatico delle sigarette. Tuttavia, incurante di quest’ultimo, pensando di trovare la persona cercata all’interno dell’attività, era entrato nella tabaccheria. In tale frangente sul suo cellullare continuavano ad arrivare messaggi di altre transazioni sempre effettuate in via Torresi.
La lite feroce
Uscito dal locale ha notato che l’uomo era ancora davanti al distributore e stava estraendo la sua carta Bancopost.
Le verifiche sull'App
Dalle verifiche tramite App, si è constatato che erano stati spesi con transazioni da circa 20 euro, un totale di 392 euro. Tale importo è stato confermato dalle copie delle ricevute di fatturazione del distributore automatico ma anche degli acquisti effettuati all’interno del rivenditore, come confermato dal titolare. I poliziotti, nelle immediate vicinanze del distributore automatico, hanno rinvenuto a terra numerosi scontrini fiscali da 20 euro rilasciati dallo stesso distributore, verosimilmente gettati dall’uomo all’arrivo della Polizia. Le carte sottratte erano tre e, trovate all'interno del portafogli gettato a terra, sono state riconsegnate al proprietario. Gli agenti hanno poi perquisito l’abitazione del tunisino dove è stato trovato un tablet che, a seguito di accertamenti, risultava essere provento di furto denunciato lo scorso maggio. Accertati i fatti, l’uomo, con numerosi precedenti e pregiudizi di Polizia in merito ai reati contro il patrimonio, la persona e lo spaccio di sostanze stupefacenti, è stato arrestato per indebito utilizzo di strumenti di pagamento, lesioni personali e ricettazione, con convalida all’odierna udienza ove è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere «resa necessaria stante la condotta criminosa nonché pericolosa dell’uomo, il quale risulta vivere con i proventi di condotte illecite, come dimostrato dai numerosi precedenti, e ciò risulta avvalorato dal fatto che solo pochi giorni fa lo stesso si era reso responsabile dei medesimi reati commessi ai danni di un altro soggetto. E per tali fatti è stato contestualmente deferito».
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